FESTIVAL DI ROMA Apre oggi la sezione "Off Doc"
Quando la VI edizione del "
Festival Internazionale del Film di Roma" giunge al suo quinto giorno, alla "Casa del Cinema di Roma" si apre ufficialmente la rassegna "Off Doc" con "
Io sono teatro: Arnoldo Foà racconta Foà" di
Cosimo Damiano Damato.
Presente all'interno della vasta sezione L'Altro Cinema | Extra, ospita autori già affermati come
Antonietta De Lillo e
Marco Turco, e debutti "di lusso" come "
Antonio+Silvana=2" di
Vanni Gandolfo. Il tutto è curato da
Mario Sesti, che ce la presenta in anteprima.
Cos'ha "Off Doc" di così diverso dalle altre sottosezioni di Extra?
"Off Doc" è un po l'extra di Extra, quindi c'è tutto ciò che è ancor più particolare e meno convenzionale rispetto ai formati tradizionali di quanto accada già nell'altra sezione il cui scopo è cercare il nuovo in generale. Storicamente è nata tre o quattro anni fa quando c'erano molti documentari di autori romani su temi, ambienti o personaggi che richiamavano Roma.Lo scorso anno abbiamo fatto una tematizzazione particolare perchè con la morte di Corso Salani, gli abbiamo dedicato la sezione facendo vedere anche degli inediti. Oggi è la parte ancor più sperimentale, che racchiude cose innovative italiane e ritratti che hanno ispirazione più occasionale, privi dell'ambizione di linguaggio che invece cerco per la competizione internazionale, ma non meno interessanti.
Ci sono ad esempio due ritratti di personaggi che fanno parte della storia del cinema italiano, Lilia Silvi, attrice degli anni '30 che all'epoca era molto famosa perchè lavorava in coppia con Amedeo Nazzari e l'omaggio-ritratto ad Arnoldo Foà, attore che non avrebbe bisogno di presentazioni, che fa molto piacere rivedere in sequenze di teatro, tv e grande schermo.
Tra i registi dei dodici documentari ci sono debuttanti assoluti e autori affermati. Ci parli di questa scelta?
Questo è un aspetto che mi piace molto, perchè magari sarebbe potuto succedere che autori già affermati vivessero come una diminutio il fatto di apparire insieme ad esordienti. Autori come Antonietta De Lillo che ha una filmografia prestigiosa o lo stesso Marco Turco, compaiano invece al fianco di debuttanti come Vanni Gandolfo che ha fatto un film davvero particolare, una storia d'amore nella terza età, con un'anziana che esercita un vero e proprio stalking nei confronti di un compagno che l'ha lasciata, doc invitato ad Amsterdam all'Idfa. Credo che mettendo insieme tutti questi pezzi, come abbiamo fatto noi selezionandoli, se ne ricavi un mosaico con riflessi e capacità di illuminare cose poco prevedibile, che poi è quello che deve fare il cinema, soprattutto il documentario.
31/10/2011, 10:58
Antonio Capellupo