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Giuliano Montaldo: "Lino Banfi nel ruolo
di Domenico Scilipoti in un film"


Giuliano Montaldo:
Lino Banfi potrebbe interpretare l’onorevole Domenico Scilipoti in un film. La proposta, a metà fra il serio e la provocazione, è arrivata dal regista Giuliano Montaldo nel corso del convegno che ha concluso la XXX edizione di “Primo Piano sull’autore”, la rassegna assisana dedicata, quest’anno, proprio a Lino Banfi. "Ti vedo bene nei panni di Scilipoti" - ha detto Montaldo rivolgendosi a Banfi - "che, con il lutto al braccio, gira il mondo alla ricerca della dittatura, visto che gli è mancata la democrazia. Pensiamoci bene" - ha aggiunto - "potrebbe essere l’occasione per fare quel film insieme di cui abbiamo più volte parlato ma che non siamo mai riusciti a realizzare".

Nel corso della giornata conclusiva, “PrimoPiano sull’autore” ha ospitato un convegno con storici, critici, registi,a ttori, produttori e sceneggiatori che hanno analizzato il segno lasciato da Banfi nel mondo dello spettacolo.

"Oggi Lino Banfi" - ha detto Steve Della Casa - "è un attore sdoganato, nel senso che nessuno ha più dubbi sul suo talento recitativo. Per ottenere questo risultato, ha dovuto dimostrare le sue qualità sul piano drammatico: in Italia, come è noto, gli attori comici non sono considerati dei talenti, almeno in vità, Totò docet".

Lino Banfi ha invece detto di godersi l'attenzione attuale dei critici per i suoi vecchi film: “in fondo erano film puliti, considerando le tante docce delle belle donne che vi si vedevano". Lo stesso attore ha spiegato che una grande soddisfazione professionale è stata la scoperta di poter essere non solo un comico ma anche un interprete di ruoli seri e commoventi. Quella che lui definisce “la metamorfosi banfiota”.

"La grande platea televisiva" - ha aggiunto Orio Caldiron - "ha contribuito a trasformare il comico dell’eccesso in un attore più misurato, che non ha bisogno di strafare. La carta vincente continua a essere il pugliese, ma la maturità dell’attore coincide con l’attitudine a declinare il rapporto con il suo medium di elezione in modi flessibili e articolati, ora esibendolo ora ammorbidendolo in una scala in cui gli acuti si alternano ai sottotoni".

Interpellato sui suoi prossimi impegni, Banfi ha detto che, dopo il successo riscosso dal primo film in lingua tedesca interpretato, sarà impegnato nel sequel, stavolta accanto a Robert De Niro. "A 75 anni" - ha detto Lino Banfi - "mi offrono un sacco di cose. Accanto a questo impegno, ho in programma un lavoro televisivo di sei puntate per la Rai".

Per Ernesto G. Laura, “non si può non notare che un personaggio seriale che gli sta tuttora dando una enorme popolarità, il Nonno Libero di Un medico in famiglia, ne fa risaltare i toni misurati, la recitazione realistica, l’afflato cordiale secondo uno stile che è andato maturandosi ben lontano dalla frenetica comicità di un tempo: segno di una personalità in progress che non si ripete, si affinae si intona a una medianità degli anni 2000 ben diversa da quella che lo vide esordiente sullo schermo nel remoto 1965".

L’Assessorea lla cultura del Comune di Assisi Francesco Mignani ha salutato Lino Banfi a nome della città. "Questa manifestazione" - ha detto - "rappresenta un momento significativo. In un momento di significativi tagli ai bilancio, devo fare un plauso agli organizzatori per aver, anche quest’anno, portato il grande cinema italiano ad Assisi.”

20/11/2011, 10:09