FESTIVAL DI TORINO Aki Kaurismaki e il suo film "più brutto"
Questa sera
riceverà il Gran Premio Torino assegnatogli da Gianni Amelio e dal
Torino Film Festival numero 29, ma già ieri
il regista finlandese Aki Kaurismaki era nel capoluogo piemontese per presentare il suo ultimo lavoro, quel "Miracolo a Le Havre" in concorso a Cannes che la critica - ma non la giuria - aveva segnalato come miglior film della competizione.
"Vi può sembrare strano che ci sia una pre-inaugurazione - ha detto Amelio alla platea prima che si spegnessero le luci - ma dopo che avrete visto questo film vi sembrerà inevitabile.
E' il film più bello dell'anno, non potevamo non farvelo vedere".
Dopo di lui ha preso la parola lo stesso Kaurismaki, che - visibilmente a suo agio - ha scherzosamente risposto al direttore del festival: "La verità - ha detto - è che
il mio film è talmente brutto che non lo ritenevano degno di un festival importante come quello di Torino, e così lo fanno vedere prima. Ne ho fatti di film brutti, ma posso dire con certezza che
questo è il più brutto di tutti!".
E ancora, prima di salutare tra le risate e gli applausi della platea: "
Mi spiace per voi pubblico, vi toccherà vederlo tutto: mentre vi parlo abbiamo provveduto a sbarrare tutte le porte, quindi non potete più uscire!".
"
MIracolo a Le Havre", da oggi nei cinema grazie a Bim, è un capolavoro d'altri tempi, un piccolo film lieve e commovente, che affronta temi importanti come l'immigrazione, la malattia e la solidarietà tra gli uomini con il tocco magico tipico del regista finlandese.
Un film (davvero) imperdibile.25/11/2011, 09:02
Carlo Griseri