FESTIVAL DI TORINO "Moneyball" apre la kermesse torinese
Nella splendida cornice del Teatro Regio
è cominciato il Torino Film Festival, alla sua ventinovesima edizione.
Madrina della serata Laura Morante, prossimamente neo-regista, che con il direttore Gianni Amelio ha fatto gli onori di casa in
una Torino sempre più protagonista e promotrice del cinema, soprattutto italiano.
Torino, non a caso, è attualmente la location di tre film italiani attesi e che vedremo prossimamente. Il primo è “Baby Blues” di Alina Marazzi, ispirato da un suo racconto e che sicuramente "cambierà titolo prima di uscire”, come dichiarato dalla stessa regista. Poi c’è il ritorno alla commedia di Silvio Soldini con “Il comandante e la cicogna”, con un cast d’eccezione tutto italiano (sono in corso le riprese), e da ultimo l’attesissima messa in scena del romanzo best-seller di Margaret Mazzantini, “Venuto al mondo” (le riprese in città sono partite proprio in questi giorni).
Protagonisti Emile Hirsch e Penelope Cruz, diretti ed elogiati da Sergio Castellitto per la loro capacità di recitazione ed una sana ma necessaria follia artistica.
Torino, con questi set a cielo aperto, viene definita oggi da più parti
la nuova "Cinecittà”, un bel paragone in questo momenti non facile per il mondo della cultura e in particolare per il mondo del cinema.
Molti ospiti importanti ed autorità tra i presenti, il sindaco di Torino Piero Fassino,
il neo-ministro dell’istruzione Francesco Profumo e tutta la rappresentanza della film commission del Piemonte.
C’era anche la consegna del Gran Premio Torino al regista Aki Kaurismaki per l’ultima pellicola “Miracolo a Le Havre” che definirei una favola e, con un gioco di parole, un vero miracolo di ottimismo e di speranza. Purtroppo
non abbiamo visto il regista sul palco, ma un omaggio, meritato, gli è stato fatto con il montaggio di scene tratte dai suoi incredibili film, pieni di una comicità esilarante ed unica capace però di lasciare l’amaro in bocca.
A seguire
anteprima di “L’arte di vincere – Moneyball” di Bennet Miller, tratto dal libro di Michael M. Lewis. La storia vera quanto incredibile di Billy Beane, allenatore degli Oakland Athletics (interpretato da un brillante Brad Pitt), che ha rivoluzionato il mondo del baseball inserendo in modo maniacale le statistiche di ogni partita - con le loro strane combinazioni - come fattore focale di successo per costruire e scegliere i giocatori di una squadra, indipendentemente dal loro talento.
26/11/2011, 11:20
Luca Corbellini