FESTIVAL DI TORINO "Le tre distanze" di Alessandro Pugno
"Attraverso la pittura è possibile partecipare alla metamorfosi dell'universo". La frase contenuta nei "Discorsi sulla pittura" di Yanji Shitao è il vero leitmotiv di "
Le tre distanze" di
Alessandro Pugno, in concorso nella sezione "Italiana.Doc" della 29a edizione del
Torino Film Festival.
La macchina da presa segue con discrezione l'artista Mario Surbone dall'ideazione alla realizzazione finale di "Dalla terra arida", ultima opera concepita in stretto collegamento con la natura che lo circonda. Il verde è molto presente nella vita del pittore e Pugno lo sottolinea giocando con un montaggio che mostra ora il lento e curato processo creativo, ora il mutare di una vigna fino all'atteso momento della raccolta dell'uva.
Mentre le frasi del già citato volume del monaco Shitao segnano il passare delle stagioni, l'obiettivo guadagna metri fino a mostrare la sfera del privato di Surbone, le sue letture, le sue abitudini, le sue passioni.
I tempi del documentario sono evidentemente lenti, ma necessari per apprezzare certe immagini capaci di caricarsi di un valore filosofico che sfiora l'ultraterreno.
29/11/2011, 18:00
Antonio Capellupo