"Bloodline" - La linea di sangue tutta Made in Italy
L'horror è un genere molto frequentato dal cinema indipendente. A basso costo, di grande impatto spettacolare, tanta libertà di inventare, un mercato estero e dell'home video che garantisce incasso.
"
Bloodline" è uno di questi. Diretto da
Edo Tagliavini, è però un film con tanti genitori; il produttore
Mario Calamita per primo è riuscito ad attirare a se un gruppo di fuoco che ha realizzato soggetto e sceneggiatura, produzione, il casting, il cast e infine, la regia.
Virgilio Olivari,
Marco Benevento,
Taiyo Yamanuchi e gli stessi
Tagliavini e
Calamita; tutti hanno ricoperto almeno due ruoli, contribuendo alla chiusura di un film trasmesso dall'agosto scorso dalle tv americane.
Ora ci pensa
Distribuzione Indipendente a portarlo nelle sale, da venerdì 9 dicembre, anticipando una sicura uscita in Dvd.
Il film può essere apprezzato dagli amanti del genere, ma forse, come spesso accade, si è partiti da un'idea innovativa per finire a realizzare un film che aggiunge poco a quanto già visto, e i fanatici dell'horror molto hanno visto, perdendo ad ogni passo coraggio e pezzi originali di fronte a mille compromessi; i festival, la censura, il budget, il dover assecondare chi ricopre più ruoli, il vincolo di attori non sempre all'altezza, le esigenze di commercializzazione.
Con gli effetti speciali di
Sergio Stivaletti e le musiche originali di
Claudio Simonetti, il film potrebbe riuscire nell'intento di esser un trampolino di lancio per la produzione, intenzionata a proseguire su questa strada, magari recitata in inglese, molto battuta in Europa e negli Usa, dove però film di questo tipo raggiungono livelli qualitativi superiori.
Non sarà però il budget a permetterci di fare il salto di qualità, perché il successo di film poverissimi come
Blair Witch Project o
Paranormal activity, parte da idee originali e forti, che funzionano a prescindere dalle dimensioni del battage pubblicitario.
Via i compromessi, spazio al talento.
02/12/2011, 18:22
Stefano Amadio