SOTTODICIOTTO - "Maradona, la mano D10s" di Marco Risi
Nella notte di Capodanno 2000
Diego Armando Maradona, che dopo il ritiro dal calcio si è lasciato andare diventando obeso e decisamente sfatto, dopo l'ennesima "tirata" di cocaina va in overdose e rischia di morire.
Sul letto dell'ospedale, a un passo dalla fine,
il calciatore rivive la sua intera vita attraverso le tappe che ormai sono entrate nel mito: dall'infanzia poverissima in Argentina ai primi successi sul campo, dall'incontro con Claudia Villafane, la donna che avrebbe sposato, ai trionfi internazionali.
Il film di Marco Risi sceglie di raccontare
la vita di Maradona ("dalla parte" di Diego), personaggio
amato-odiato-discusso come nessun altro nella storia dello sport, e lo fa affidandosi all'interpretazione convinta ma poco convincente di Marco Leonardi.
Non era semplice raccontare un personaggio come "El Pibe de Oro", operazione riuscita meglio (ma comunque non del tutto) alla versione documentaria di Emir Kusturica uscita nello stesso periodo.
Non aiutato dal suo cast, Risi si perde un po' in
scene esagerate ai limiti del ridicolo (l'incontro con la droga, per dirne una, andava trattato diversamente...), la sceneggiatura lascia buchi inspiegabili e
la ricostruzione scenografica è spesso deficitaria, quasi che il budget della pellicola fosse stato speso tutto per le immagini di calcio giocato.
Quelle (troppo poche, però) si salvano. 13/12/2011, 17:16
Carlo Griseri