A Odeon Firenze i documentari di Internazionale
Dal 9 al 23 Gennaio 2012
Odeon Firenze ospiterà la rassegna
Mondovisioni - I Documentari di Internazionale, una serie di otto recentissimi film su informazione, attualità internazionale e diritti umani in collaborazione con il
Festival dei Popoli.
I documentari della 3a edizione di
Mondovisioni definiscono un’immagine stratificata di quello che intendiamo per attualità, una sovrimpressione di istantanee del presente, ombre del passato, visioni del futuro.
Come succede in piazza
Tahrir al Cairo e nel documentario di
Stefano Savona: decenni di dittatura esplodono in una rivoluzione raccontata in presa diretta, che risveglia l’immaginazione del domani.
I conti con un doloroso recente passato sono quelli che devono fare anche il procuratore della Corte Penale Internazionale
Luis Moreno-Ocampo in "
Prosecutor", per rendere giustizia alle vittime di violazioni dei diritti umani, e a livello più privato il giornalista
Peter Torbiörnsson in "
Last Chapter", che torna in Nicaragua sul luogo di un conflitto che ha segnato la sua vita.
Intrappolati in un passato identico al presente, e probabilmente al prossimo futuro, sono i cittadini colombiani vittime di una guerra civile che tiene in ostaggio l’intero paese, su cui fa il punto "
Impunity". E la metafora della reclusione diventa realtà a Guantánamo, i cui prigionieri sono condannati a un tempo che si ripete uguale in attesa del giudizio, a 10 anni dall’11 settembre 2001: il caso del minorenne Omar Khadr, ricostruito in "
You Don’t Like the Truth", resta emblematico delle conseguenze della war on terror.
Il futuro, se possibile uno migliore, è l’orizzonte di due film simili nella speranza che anima i loro protagonisti: i politici e gli elettori del Ghana alle prese in "
An African Election" con la loro prima elezione democratica, e gli studenti dell’università di Vienna, presto imitati dagli indignados del resto d’Europa, nella lotta per un sistema educativo e una società più giuste, di cui fa l’entusiasmante e originale cronaca "
The Edukators 2.0".
Come infine continuare a indagare e tracciare questi legami tra passato, attualità e futuro, quando è a rischio l’autonomia e la stessa sussistenza del giornalismo di qualità? È la questione al centro di "
Page One", cronaca appassionante di un anno con la redazione del New York Times, ostinatamente impegnata a garantire un’informazione che ci renda cittadini migliori, tra le sfide poste da crisi economica, concorrenza del web, innovazioni tecnologiche come i tablet e nuovi soggetti come WikiLeaks.
07/01/2012, 13:17