Note di regia di "Eredità di una rivoluzione"
Un documentario non è uno ‘speciale’ televisivo, non deve rispondere alle regole del telegiornalismo: può e deve essere ‘rischioso’ sul piano del linguaggio, non deve limitarsi ad una lettura razionale della realtà. Il documentario non può essere ‘obbiettivo’, anche perché la tanto sbandierata ricerca dell’obbiettività asettica, vero incubo/mito del megagiornalista televisivo, troppe volte nasconde una faziosità interessata e strumentale.
Il documentario non deve insegnare, al massimo può stimolare a conoscere.
Credo che un buon documentario debba semplicemente essere il punto di vista il più possibile creativo, onesto e dichiaratamente opinabile del suo autore, che non deve mostrare la Realtà, ma costruire un percorso personale all’interno delle molte possibili realtà.
Luca Pastore