"Una vita nel mistero", l'esordio di Stefano Simone
Il lungometraggio d'esordio di Stefano Simone, "Una vita nel mistero", è
un film che affronta il tema della religione e della malattia.
Interpretata da Tonino Pesante,
la pellicola racconta una vita ordinaria, "sconvolta" dal sovrannaturale, che la cambierà per sempre. La storia di due coniugi devoti di San Pio da Pietralcina: lei è malata, un tumore incurabile le lascia pochi mesi di vita; lui, fotografo per passione, non si arrende e si rifugia nella fede, anche perché da qualche tempo percepisce
"segni" che qualcosa di insperato stia per accadere.
Va ammirata la scelta del regista, all'epoca 25enne, di esordire con
una storia per nulla semplice: misticismo e religione sono temi che "selezionano" il pubblico già in partenza.
Molto sentito l'aspetto religioso della sceneggiatura (un po' lenta, a dire il vero: si arriva a fatica a finire gli 86 minuti complessivi), e
va segnalata la discreta prova attoriale del protagonista Tonino Pesante (mentre gli altri membri del cast sono, purtroppo, tutti sotto la sufficienza).
La colonna sonora di Luca Auriemma rimane anche dopo la visione, ma
l'uso che se ne fa è probabilmente eccessivo (specie nella prima parte), utile per allungare il film ma controproducente per lo spettatore.
30/01/2012, 15:58
Carlo Griseri