MORANDO MORANDINI - I Taviani e un doc teatrale
Nel lavoro per il
Dizionario Zanichelli si ricorre a un metodo per dare la data a un film: quella della sua uscita pubblica. Nei casi rari in cui esiste una netta e accertata differenza tra la data di produzione (film già pronto) e quella in cui avviene la sua prima uscita in pubblico, le si segnala entrambe.
Anche perciò, per indicare il migliore film italiano di lungometraggio di febbraio ho scelto "
Cesare deve Morire" dei fratelli
Taviani,
Orso d'Oro a Berlino (a febbraio). E' un'opera straordinaria per molti motivi tra i quali ne propongo due: l'età dei due autori che, entrambi più che ottantenni (1929, 1931), hanno realizzato uno dei migliori film della loro carriera, e la sua durata insolitamente breve: 76 minuti. Nel nuovo secolo in cui la produzione dei film, anche straniere e magari anche per le commedie, tende a superare la durata dei 100-120 minuti, quasi sempre per ragioni commerciali e pubblicitarie, riuscire a fare un film così denso, intenso, emotivamente appassionante in 76 minuti, diventa un esempio di cinema controcorrente e originale.
Non mi risulta che in febbraio siano usciti, perlomeno a Milano e a mia portata, documentari italiani di qualche interesse. Ho deciso allora di parlare di un film visto (in febbraio) in dvd. Si chiama "
Aida delle Marionette" (2003) del padovano
Fulvio Wetzl (1953). E' la registrazione di uno spettacolo teatrale del
Teatro Metastasio Stabile della Toscana di Prato, libera versione (con 15 marionettisti e 230 marionette) dell'
Aida (1871) di
Giuseppe Verdi. Splendido spettacolo della Compagnia Carlo Colla e figli, ben noto al pubblico di Milano dove agì dal 1885 al 1957, nel centrale Teatrino Gerolamo. Aveva cominciato a operare nel 1835. Wetzl l'ha girato con 5 telecamere, mostrando il funzionamento e i retroscena. Un po' come ha fatto Wim Wenders con i danzatori di Pina Bausch, Weltz ne ha cavato un film di 51 minuti in cui lo spettatore è trascinato "dentro" lo spettacolo, favorendone la partecipazione emotiva. Ne deriva il leit-motive dei bambini, tesi e affascinati, che nelle scene divertenti delle marionette danzanti scattano in un appaluso.
06/03/2012, 12:38
Morando Morandini