Guglielmo Scilla e al centro Giulio Berruti
Youtube è una cosa, il cinema un'altra.
"
10 regole per fare immanorare" è un'operazione commerciale mirata, ma partendo dal successo internet (e poi radiofonico) del protagonista, si poteva tranquillamente commercializzare una moto, un cellulare un paio di jeans, e i fans di riferimento sarebbe arrivati numerosi lo stesso a venerare il mito e a comprare il prodotto.
Nel film, la mancanza che si nota è proprio il collegamento con i nuovi mezzi di comunicazione, di pubblicazione e di accesso al pubblico come
Youtube che, proprio perché aperto e gratuito, permette di sperimentare (anche inconsapevolmente) e di trovare nuovi linguaggi e personaggi.
Il film non usa questi linguaggi ma prende dal web, e prova a sfruttarla, solo la notorietà di
Scilla. Per il resto si cerca di fare un film vero, con sceneggiatura, dialoghi, personaggi e attori, macchinisti, elettricisti, cestini e tutto il resto del baraccone cinematografico.
Forse, ogni tanto, si intravede un computer ma è un mezzo come un altro all'interno della storia. La freschezza, l'ingenuità, la verità e la genialità di alcuni prodotti realizzati per il web è ben diversa e in "
10 regole per fare innamorare", non c'è.
E' un film realizzato da signori brizzolati che non sentono il bisogno di andare oltre l'esteriorità della giovinezza, usando belle facce e corpi in "forma" senza cogliere, e mostrare a noi spettatori, le vere qualità della nuova generazione.
14/03/2012, 17:25
Stefano Amadio