"Taglionetto": un thriller psicologico ricco di suspense
E’ stato presentato nella sezione
Puglia & Cinema del
BIF&ST di Bari, il film "
Taglionetto" di
Federico Rizzo. Un’opera ricca di suspense, un thriller psicologico ambientato in un tranquillo paesino del Sud Italia sconvolto dal raptus omicida di Giovanni Zanardo, un giovane che in preda alla follia massacra la madre e la sorella. Il suo caso viene affidato alla psichiatra Anna Benanzio, una donna dal passato tormentato. Riuscirà a guarire il ragazzo? E a quale prezzo?
"
Per un anno e mezzo circa ho portato in giro" – ha sottolineato
Federico Rizzo" – "
presentandolo ovunque Fuga dal Call Center che rispecchiava la situazione di grande difficoltà che stiamo vivendo ancora oggi, la precarietà del lavoro. E quindi dopo questa splendida esperienza volevo provare qualcosa di completamente diverso. Per questo quando il produttore Galliano Juso mi ha proposto un thriller sono stato felicissimo perchè dopo essermi cimentato in problemi sociali, dirigevo un film di genere che in questo caso ha una lunga tradizione alle spalle soprattutto in Italia basti pensare ai capolavori di Dario Argento". Il film, infatti, omaggia il genere Horror italiano dei maestri come Mario Bava e Lucio Fulci in molte scene esplicitamente splatter, ma oltre all’analisi del genere e alla presentazione di diversi archetipi, è significativo il lavoro sulle psicologie dei due protagonisti; l’obiettivo raggiunto e che regala un valore aggiunto all'opera è di averne saputo indagare il percorso interiore. Anche perché, come ricorda lo stesso autore, proprio mentre girava il film in Puglia (nella provincia di Brindisi), in tutta la Penisola dall’omicidio di Novi Ligure a quello di Sarah Scazzi ci si interrogava su efferati omicidi dai moventi apparentemente futili compiuti da giovani. A condurre le indagini che porteranno a scoprire i colpevoli è
Nino Frassica, al quale è destinato il compito di essere un investigatore credibile, ma allo stesso tempo – attraverso battute più o meno riuscite con il suo sottoposto – di offrire un contraltare al continuo stato di tensione del film. Taglionetto è adatto a tutti, compresi i neofiti del genere che seguiranno l’evolversi degli avvenimenti, entrando lentamente nel secondo dramma del film (celato per i primi 40 minuti) e ricevendo buoni spunti di riflessione.
29/03/2012, 13:39
Battista Passiatore