SFOGLIANDO UN FILM Focus su cinema e letteratura per ragazzi
Come è cambiato nel tempo il rapporto tra i libri per ragazzi e il cinema?
A fornire una risposta, in occasione dello scorso interessante appuntamento della rassegna cinematografica “Sfogliando un film” di Catanzaro - giunta quest’anno alla sua quinta edizione, organizzata dall’Associazione Culturale “Otto e mezzo”, per conto della Biblioteca comunale “F. De Nobili”- Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro di Catanzaro, con il sostegno della Provincia di Catanzaro - è stata la giornalista
Grazia Casagrande, docente che si occupa professionalmente di cinema e letteratura, già responsabile de “La cineteca dei ragazzi” del Corriere della Sera, ovvero una collana in 25 titoli che ha proposto il meglio del cinema per ragazzi.
La Casagrande è stata la curatrice, in particolare, del booklet “genitori” con cui ha offerto, supportata da uno psicologo dell’età evolutiva, spunti di riflessione e argomenti di discussione con i figli per affrontare, partendo dal film, i temi della vita quotidiana.
Ad introdurre i temi dell’incontro è stato il curatore della kermesse,
Antonio Capellupo, che ha sottolineato come “Sfogliando un film” abbia voluto allargare i propri orizzonti attraverso una prima serie di appuntamenti pensati per i più piccoli, utili non solo a fornire ulteriori spunti di dibattito sul particolare rapporto che lega cinema e letteratura, ma anche ad offrire momenti di grande significato educativo.
Accompagnando tutti i presenti all’incontro in un viaggio alla scoperta dei grandi classici e dei fenomeni commerciali più recenti, come "Harry Potter" e "Twilight", con il supporto di clip tratte da celebri pellicole, la Casagrande ha sottolineato che la visione di un film può rappresentare un momento di crescita importante per i più giovani se seguita adeguatamente da un percorso di riflessione attorno ai temi che hanno a che fare con il senso della famiglia, dei sentimenti, della fantasia.
Proprio sulla capacità dei ragazzi di immedesimarsi nelle storie raccontate sul grande schermo si è costruito il successo di trasposizioni cinematografiche che, nelle loro diverse versioni, hanno unito tutte le generazioni.
Basti pensare alla favola di “Alice” dal classico del 1903, passando per il capolavoro animato targato Disney del 1951 fino alla recente rivisitazione in chiave 3D di Tim Burton. O ancora a “La Fabrica di cioccolato” di Roald Dahl, riletto da Mel Stuart e dallo stesso Burton, fino al fenomeno sociale planetario di Harry Potter che meglio riassume la capacità dello scrittore di costruire un personaggio destinato a crescere insieme al lettore in un rapporto simbiotico molto forte.
Per la relatrice, un film imprescindibile rimane “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, diretto da Francois Dupeyron, tratto dal romanzo omonimo di Eric Emmanuel Schmitt, un inno dedicato alle radici della tradizione dalla cui riscoperta può trarre nutrimento il confronto culturale.
Nel percorso proposto non hanno avuto spazio, però, le opere di casa nostra: «Gli autori italiani non hanno familiarità con linguaggi diversi da quello abituale – ha commentato la Casagrande – e nel nostro Paese nessuno corre il rischio di scommettere su un genere, come quello per ragazzi, su cui l’industria americana ha costruito e continua a costruire parte del suo successo, come dimostrano le più recenti pellicole di autori quali Steven Spielberg e Martin Scorsese».
01/04/2012, 19:55
Domenico Iozzo