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MY BROTHER THE DEVIL - Mo e Rashid, fratelli a Londra


Essere gay e “gangsta” č possibile? Il rapporto tra due fratelli nel film pluripremiato di Sally El Hosaini


MY BROTHER THE DEVIL - Mo e Rashid, fratelli a Londra
Se un fratello č giovane, bravo a scuola e “cocco” dei genitori, mentre l’altro č un delinquente, drogato e fa dannare i suoi, sembra facile capire subito chi dei due sia “il diavolo”. E invece...

La regista di origini egiziane Sally El Hosaini ha realizzato con “My brother the devil” un film di estrema qualitŕ, recitato con grande intensitŕ dai convincenti James Floyd e Fady Elsayed e fotografato con estrema cura e raffinatezza (forse persino eccessiva, per un film che racconta una storia “sporca”).

Mo č lo studente, Rashid il fratello che il ragazzo venera. Rashid č a capo di una piccola banda locale il cui credo č DMG (drug, money, guns), e per il piccolo la tentazione di seguire le sue orme č troppo forte.

L’incontro tra il fratello maggiore e il fotografo Sayyd (interpretato da Said Taghmaoui, noto per il suo ruolo ne “L’odio” di Mathieu Kassovitz) cambierŕ le carte in tavola, anche perché tra i due nasce un’attrazione che in quell’ambiente puň essere fatale. E i sospetti del fratellino rischiano di far crollare tutto...

Teso ed equilibrato fino alla fine, il film rivela un talento registico da seguire e si segnala come uno dei piů film a tematica GLBT dell’anno. “My Brother the Devil” ha vinto il Label Europa Cinemas Award alla Berlinale 2012 e il Cinematography Award al Sundance 2012, festival in cui ha anche ricevuto la nomination per il Grand Jury Award.

27/06/2012, 08:30

Carlo Griseri