Note di regia del film "Storie Sicilian Comedy"
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Storie, Sicilian Comedy" è un film dalla singolarissima gestazione: l’idea iniziale era quella di raccontare le vicissidutini di un solo personaggio, Mario, un attore locale cinquantenne sulla via del fallimento; ma la tentazione di raccontare altre vite rubate al quotidiano è stata più forte. Sono nate così le storie di Angela e Paolo, personaggi raccolti e ricomposti a partire da frammenti di vita reale, momenti d’incontro con un’umanità ora comica, ora grottesca, che il regista ha avuto modo di incontrare e vivere realmente; sono piccole esistenze al limite del patologico, che raccontano quell'invisibile condizione di malessere, che non sempre diventa malattia, ma rimane a volte nascosta come germe, sotto forma d’insoddisfazione e non aderenza a se stessi.
Forse Storie è proprio questo: una piccola commedia triste e un po' naïf sulla solitudine. Se poi è pur vero che ogni gesto artistico diventa un segno estetico, soggetto alle più personali critiche e interpretazioni, questo film nasce soprattutto dall’esigenza e dall’urgenza di raccontare, aldilà dei rischi imposti da una produzione praticamente no budget, una storia corale, che diventa in breve una grande sfida e un piccolo miracolo di produzione.
Il film è stato realizzato con pochissimo denaro, la produzione è stata avviata con soli tremila euro, girato in sessanta location in meno di tre settimane. Alla sua realizzazione hanno partecipato oltre centocinquanta persone tra attori, tecnici e comparse, per la maggior parte professionisti che hanno contribuito con disponibilità e valore a un lavoro d'esordio orfano di logiche produttive tradizionali. Un'avventura che, a volerla raccontare davvero, sarebbe un'altra folle e incredibile storia.
Daniele Gonciaruk