Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Note di regia del documentario "Il Cortile della Musica"


Note di regia del documentario
Si è scelto un linguaggio inconsueto nel panorama di documentari dedicati alla musica e ai musicisti, un linguaggio più comune all'antropologia visiva o più in generale al documentario cinematografico: il film si costruisce sull'osservazione e sulla partecipazione "in diretta" della macchina da presa, rinuncia a un percorso narrativo definito ma univoco per concedere spazio all'imprevisto in fase di ripresa e all'interpretazione personale da parte del pubblico.
Prima che uno strumento per raccontare storie la macchina da presa qui serve a conoscere e capire la realtà. Un approccio "tattico", per come lo intende Michel de Certeau: l'atteggiamento di chi non può contare su una base, una struttura preordinata, non gioca in casa ma si trova sempre sul terreno dell'altro. Non potendo contare sul controllo dello spazio diventa inevitabile sfruttare il fattore tempo: bisogna cogliere al volo gli eventi e trasformarli, combinarli in qualcosa di nuovo e inaspettato.

Sergio Visinoni