E’ legge la cedibilità del Tax Credit Digitale

Con la conversione in legge del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 "Misure urgenti per la crescita del Paese", cd. “decreto sviluppo”, avvenuta con legge 7 agosto 2012, n. 134 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 11 agosto 2012, n. 187 - Supplemento ordinario n. 171) è divenuta definitiva la disposizione (art. 51 del decreto-legge) che prevede la cedibilità del credito d’imposta riconosciuto per gli interventi di digitalizzazione delle sale cinematografiche. La norma viene incontro alla scarsa fruizione da parte di molte aziende medio-piccole del tax credit digitale. Tali aziende, detentrici di un numero molto rilevante di schermi sui circa 4000 costituenti il parco complessivo italiano, per la dimensione della loro economia, per l’assenza o limitatezza di dipendenti, di fatto sono nella condizione di non potersi avvantaggiare del beneficio, finora soltanto
compensabile con le imposte e i debiti previdenziali, e finiscono per ignorarlo. La cedibilità del credito, ora consentita, rende quest’ultimo “monetizzabile”, e spinge quindi tutte queste aziende medio-piccole a richiederlo e indirettamente a “digitalizzare” gli schermi, in linea con i processi di mercato che, a partire dal 2014, vedranno l’interruzione della produzione di pellicola. Con la nuova disposizione, la cedibilità viene resa ammissibile non nei confronti di qualsiasi “terzo” ma verso specifici soggetti: a) intermediari bancari, finanziari e assicurativi; b) la società fornitrice dell’impianto di digitalizzazione in relazione al quale si richiede il credito d’imposta. Si tratta di una modifica molto importante e attesa dagli operatori, che consentirà soprattutto alle piccole sale di affrontare con maggiore fiducia l’ormai imminente passaggio al digitale dell’intero sistema di distribuzione e fruizione cinematografica. Richiesta all’Italia anche dalla Commissione europea, questa misura renderà più efficace il regime d’aiuto a tutto il sistema delle sale cinematografiche.