Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

VENEZIA 69 - Le "belle Farfalle" di Salvatore Mereu


Il regista sardo racconta la giornata tipo di una ragazzina di periferia. Un famiglia incredibile per un film tratto dall'omonimo racconto. Bellas Mariposas colpisce il centro e lascia il segno.


VENEZIA 69 - Le
Maya Mulas e Sara Podda le "Bellas Mariposas"
La giornata tipo di una ragazzina di 12 anni, della sua squinternata famiglia e dell'incredibile quartiere dove abita. E' "Bella mariposas" di Salvatore Mereu che ambienta nella sua Sardegna questo ironico e divertente racconto.

Il giorno X comincia alle 3 di notte con l'inquilina di sopra che canta a squarciagola e urla ordini irripetibili a suo marito; la voce narrante è quella di Cate, 12 anni ma non li dimostra, ragazzina innamorata di un vicino che non ha alcuna remora a raccontare tutto, ma proprio tutto, della sua vita direttamente allo spettatore. Una cinecronaca h24  che prosegue alle prime luci del giorno quando rientrano in casa suo fratello eroinomane, la sorella prostituta e il papà si chiude in bagno con la tv per guardare gli spogliarelli in onda sui canali locali.

A Cate, che racconta tutto con grande ingenuità ma con l'ironia di una persona ben più grande, questa situazione familiare delirante scivola addosso. E il caos non si esaurisce certo una volta in strada. Una giornata al mare con l'amica, che scoprirà alla fine essere sua sorella, passa attraverso la presentazione dei personaggi che abitano il quartiere, delle loro abitudini e manie.

Salvatore Mereu, che ha tratto il film dal libro omonimo di Sergio Atzenis, giustamente tende a non sottolineare la drammaticità oggettiva della situazione, riuscendo altresì ad evidenziarla proprio grazie alla leggerezza della narrazione e alla personalità delle ambientazioni.

Merito anche degli attori, professionisti e non, con in testa la protagonista Sara Podda (Cate) e l'amica/sorella Maya Mulas (Luna), le Belle Farfalle del titolo. Altre due giovani interpreti principali non professioniste, come in parecchi film visti a Venezia, in grado di dare ai personaggi una credibilità che sempre meno i giovani attori italiani di mestiere riescono a portare sullo schermo.

06/09/2012, 15:39

Stefano Amadio