LA STRADA VERSO CASA - La semplicità del dolore
Tre diverse storie, tre dolori che si incrociano in “
La Strada verso Casa” del giovane
Samuele Rossi. Abilmente sceneggiato dallo stesso Rossi, il film racconta con onestà e naturalezza il momento in cui un evento luttuoso sembra irrompere nel nucleo familiare, distruggendo certezze, sogni e progetti.
Tutto girato in Toscana, tra i protagonisti spicca un bravo
Giorgio Colangeli, attore già premiato per “
L’Aria Salata” di Alessandro Angelini. C’è un aspirante scrittore, che decide di interrompere la stesura del suo romanzo dopo la morte del padre; un uomo si prende cura della moglie che è incapace di dimenticare la morte della propria figlia; un'altra donna più giovane decide di attendere il risveglio del marito che è entrato in coma dopo un incidente. La regia scorre lineare e decisa nel raccontare l’animo dei tanti personaggi senza cadere nello stereotipo e nel già visto. I movimenti di camera sono sempre molto meditati, mai eccessivi, prevale in tutta la narrazione un impianto classico con molta attenzione ai dialoghi e al lavoro sull’espressione del volto. Storie semplici di grandi dolori, forse per quello ci affezioniamo da subito a questi personaggi, tanto vivi e tanto simili a noi e alle nostre vite.
Samuele Rossi, giovane assistente di Mazzacurati, esordisce nel film a soggetto con una storia abilmente diretta e con un’operazione di produzione indipendente molto interessante. Una struttura creata dal regista e da altri suoi giovani collaboratori inoltre distribuirà nelle sale questo film che non attende altro che il magico passaparola del pubblico per essere diffuso e visto. E’ un cinema nuovo fatto con uno spirito di freschezza e di realismo rari da vedere in sala.
12/10/2012, 18:13
Duccio Ricciardelli