IO E TE - I giovani secondo Bertolucci
”Io e Te” di
Bernardo Bertolucci: il film che il
Maestro, un anno dopo la consegna della
Palma d’Oro alla Carriera, ha presentato Fuori Concorso all’ultima edizione
Festival di Cannes.
"Ho perso il mio contatto con i giovani e da tanto tempo non parlo con loro" ha sentenziato Bernardo Bertolucci nella conferenza stampa di lancio del suo film. Eppure la sua ultima opera
“Io e te” si lega tematicamente a quelle precedenti, come “Il conformista”, “La luna”, “Io ballo da sola” e infine “The Dreamers”, che, se pur girate in epoche storiche diverse, hanno per protagonisti sempre i giovani.
"Affrontare i giovani - come ci ha confidato - è un modo per superare una mia nevrosi".
“Io e te” è un’opera claustrofobica, girata interamente in una cantina, a pochi chilometri dall’abitazione privata del regista, che si definisce però un amante della claustrofilia perché chiuso nella vita e perché in quei luoghi ritrova elementi rassicuranti.
"Questa storia, tratta da un romanzo di
Niccolò Ammaniti, è stata molto difficile da elaborare: non mi piaceva il finale della morte di Oliva perché non volevo mostrare un film moralista con la “scontata” morte della tossica e allora l’opera ha preso un’altra strada. E’ un film sulla liberazione e sulla speranza. Lorenzo, che rappresenta un giovane di oggi, vuole vivere una pace interiore, che però è interrotta dall’incontro con qualcuno diverso da sé, il quale irrompe nella sua vita come fosse King Kong o Marlene Dietrich. Questo incontro è per lui un’iniziazione e quando il fratello e la sorella escono fuori dalla cantina è una liberazione, come dopo il lancio di una bomba atomica".
Il finale del film, simile ai “Quattrocento colpi”, serve a ribadire quel senso di liberazione. Filmato da Bertolucci in un’unica inquadratura, ma per ben due volte: la prima con l’uso del carrello, la seconda con il dolly.
Girare, infine, per Bertolucci è una terapia: "l’arma segreta - come lui l’ha definita - è non pensare al pubblico. Nel momento in cui decido di fare un film non ci penso troppo al pubblico e faccio film che riflettono il mio battito".
19/10/2012, 08:58
Alessandra Alfonsi