Note di regia del documentario "I Don't
Speak Very Good, I Dance Better"
La rivoluzione è una forma di energia collettiva e spontanea minacciata sia dall’epidemia sanitaria, sia dal potere. L’idea del film è di costruire una storia per immagini che non parli né il linguaggio della mera documentazione, né quello narrativo classico. Ci sono diversi salti temporali e un ritmo musicale di suoni e movimenti che si concatena alle diverse vicende mostrate. Il derviscio ruota su se stesso, così come il film si muove all’interno di una circolarità che sfugge a una visione classica, disorientando lo spettatore, in un’armonia che ha un inizio e una fine coincidenti con il volo, simbolo di libertà.
Maged El-Mahedy24/11/2012, 13:29