TFF30 - ANIJA, quella nave del 1991
Sala piena con la presenza del direttore
Gianni Amelio alla prima nazionale del documentario
“Anija - La nave” di Roland Sejko, anche lui in sala.
Una pagina storica riportata alla luce per chi come tanti l'aveva rimossa o addirittura non ne era a conoscenza.
Correva l'anno
1991 e sulla nostra costa adriatica apparvero molte navi con carico umano bisognoso di riscatto e speranza. Era appena caduto il regime comunista con effetti inaspettati. Iniziava il periodo soprannominato “l'esodo degli albanesi”, una fuga collettiva di enormi dimensioni come mai si era vista in Europa dal dopoguerra in poi.
Una metafora biblica che questa volta non era affatto un'esagerazione. Una storia ed una realtà avvincente ed emozionante ricostruita dal regista (che era presente su quella nave), divisa nelle fasi della partenza, nella ricerca delle motivazioni della fuga, con il racconto dell'assalto alle navi.
“Un lavoro durato circa due anni” commenta il regista, “nei quali ho selezionato tutti i video e le fotografie dai vari archivi cercando di ritrovare dai fotogrammi e dai video chi aveva partecipato a quell'esodo, nel tentativo di scorporare la folla dando un volto alle persone che la componevano.”
Sulle note della
canzone di Bob Dylan “When the ship comes” si rivivono attimi intensi per chi è stato ritrovato dopo tanti anni e si rivede in fotografia o in video. E' il caso di una donna che aspetta un bambino, presente in sala, che commossa piange rivedendosi allora tredicenne allo sbarco sul porto di Brindisi.
Tante sono le persone ritrovate dal regista che oggi vivono in Italia oppure sono rientrate in Albania, nelle ultime inquadrature del documentario sono quei volti che hanno cercato e voluto con forza un futuro e sono una speranza viva.
Un film necessario per il passato, per il presente e per quello che ci aspetta.26/11/2012, 10:30
Luca Corbellini