SOTTO18 - BALLO A TRE PASSI, il primo Mereu
Tre passi, quattro stagioni.
La Sardegna del film d'esordio di
Salvatore Mereu - autore in precedenza di apprezzati e premiati cortometraggi - è
multiforme come le stagioni dell'anno: se la primavera (nel primo, folgorante episodio) è dei bambini, che lavorano nella raccolta del sale e scoprono per la prima volta il mare, l'estate è quella della giovinezza e dell'incontro tra un pastore solitario e una giovane e disinibita turista francese (Caroline Ducey, unica attrice professionista del film insieme all'israeliana Yael Abecassis).
L'autunno vede il ritorno al paese d'origine di una suora, per il matrimonio di sua nipote. In inverno, infine, un anziano cerca conforto nel calore di una prostituta.
Affresco sulla Sardegna di oggi ben costruito, con poche parole (
molte delle quali in rigoroso dialetto) e immagini mozzafiato di splendidi panorami rurali (ancor più di quelli marini). I personaggi interagiscono nelle diverse storie, e l'ampio respiro del racconto sa conquistare (chi ha la giusta voglia di porsi di fronte allo schermo, altrimenti si rischia di non "entrare" per nulla nel racconto).
L'ultimo segmento, quello invernale, è
il remake del corto "Notte rumena" di Mereu del 1995; mentre il primo è il corto "Il Mare", presentato a Clermont-Ferrand.
"Ballo a tre passi" nel 2003 ha vinto la Settimana della Critica a Venezia.
15/12/2012, 10:20
Carlo Griseri