“Matilde” debutta alla Berlinale 2013
“Matilde”, il cortometraggio del regista Vito Palmieri, ha
debuttato alla 63esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Il corto, l’unica pellicola italiana in concorso nella sezione Generation, è stata proiettata ieri alle 17 nell’Haus der Kulturen der Welt accolto anche da un attento pubblico di piccoli spettatori.
“Matilde”, cortometraggio interamente interpretato da attori sordi prodotto dalla bolognese Agfa/Fiadda (Associazione genitori con figli audiolesi) in collaborazione con Maxman coop, Elenfant Film e Immaginarium ArtComStudio, racconta di una bambina dall’intelligenza vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola, però, c'è qualcosa che la turba. Combinando le suggestioni ricevute dal suo maestro, l'interesse per gli strumenti da parrucchiera della madre e la passione per il tennis, la protagonista cerca una soluzione sorprendente per ritrovare la serenità.
Al termine della proiezione
Vito è salito sul palco con la piccola attrice protagonista e sono stati travolti dalle domande del giovane pubblico. Successivamente, si sono spostati nella hall del teatro per firmare gli autografi dei bambini in fila a complimentarsi con i registi di Generation che hanno presentato i loro lavori.
La sezione della Berlinale Generation nasce nel 1978 per raccogliere lavori sul mondo di bambini e adoloscenti. Si divide in Generation 14plus e Generation Kplus, i cui vincitori si aggiudicheranno l’Orso di Cristallo.
“Matilde” è in concorso per Short film-Generation Kplus dedicata al desiderio di appartenere alla comunità. Il corto verrà proiettato nuovamente durante la Berlinale il 12 febbraio alle ore 10 presso il Filmtheater am Friedrichshain e il 17 alle ore 11 presso l’Haus der Kulturen der Welt Kino 2.
Vito Palmieri, nato a Bitonto nel 1978, si laurea in Filmologia al Dams di Bologna. Ottiene i primi apprezzamenti da critica e pubblico nel 2006 con “Tana libera tutti”. Finanziato dal ministero per i Beni e le attività culturali e candidato nello stesso anno ai David di Donatello, il cortometraggio si aggiudica oltre cinquanta riconoscimenti.
Dopo “Se ci dobbiamo andare, andiamoci” (2009), presentato al festival Human Rights di Bologna, ed Eclissi di fine stagione (2010), selezionato al Giffoni Film Festival nella sezione Diritti umani, nel 2010 Palmieri approda al documentario con “Il Valzer dello Zecchino - Viaggio in Italia a tre tempi”. Il film vince il primo premio come miglior documentario all’Annecy
Cinéma Italien e il premio della giuria al Festival Arcipelago. Nel 2012 dirige “Anna bello sguardo”, un omaggio a Lucio Dalla, che sarà proiettato in anteprima assoluta ” il 1° marzo al cinema Lumiere durante il Festival “Visioni italiane”.
12/02/2013, 07:55