I film di Valentino Orsini al Cinema Trevi di Roma
La
Cineteca Nazionale propone da oggi fino al 21 febbraio – presso il
Cinema Trevi di Roma - una breve selezione del documentarista e sceneggiatore
Valentino Orsini, alternandola ai film narrativi che da solo o con i Taviani ha realizzato.
Regista di pochi film, troppo inquieto per adattarsi ai meccanismi del cinema industriale.
Valentino Orsini condivide con i personaggi dei suoi film una dimensione tragica, “esagerata”. L’impegno politico e la ricerca artistica si incontrano nella sua pratica cinematografica senza mai fondersi completamente, così lo stesso Orsini spiega questa definizione in un’intervista: "
Esagerati significa non risolti. Questi personaggi in parte mi rispecchiano e forse ora parlerò di me. La loro esagerazione nasce da un’impossibilità atavica, dall’insoddisfazione, dall’incapacità di trovare soluzioni per sé e per gli altri. È uno stato d’animo di impotenza che mi ha accompagnato sempre, nella vita". E questa irrequietezza, l’essere in perenne conflitto con il loro presente, politico e privato, è il fil rouge che unisce i protagonisti dei film di Orsini che siano partigiani, giovani africani o sindacalisti, e il loro stesso autore, oscillante tra cinema popolare, realismo e trasgressione linguistica.
Giovanissimo combattente partigiano nella sua città natale, Pisa, poi scenografo e regista teatrale, Orsini comincia l’attività cinematografica nel documentario insieme ai fratelli Taviani, con i quali poi si trasferisce a Roma e dirige i primi due lungometraggi di finzione.
19/02/2013, 16:17