MATTEO GARRONE - Si stampano in 35mm i suoi film digitali
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Cineteca di Bologna, in collaborazione con SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori e Rai Cinema, uniscono le forze nel segno di
Matteo Garrone realizzando il “film recording” (ovvero la stampa in copia pellicola di un negativo e copie positive) degli ultimi quattro film, girati in digitale, realizzati da Matteo Garrone: Il racconto dei racconti, Dogman, Pinocchio, Io Capitano. La stampa è stata effettuata dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO
A corredo di questa importante operazione di conservazione dei materiali, che da sempre è una mission del museo, il Museo Nazionale del Cinema propone una retrospettiva integrale (tutta in pellicola 35mm) al Cinema Massimo dal 2 al 30 maggio 2025, dopo esser stata presentata a Bologna al Cinema Modernissimo insieme a una mostra di quadri realizzati Garrone.
La retrospettiva sarà anticipata da 14 istantanee scattate sul set. Io Capitano: foto dal set è la mostra realizzata dal Museo Nazionale del Cinema e ospitata sulla cancellata storica della Mole Antonelliana dal 16 aprile al 29 giugno 2025. Dalla polvere delle strade africane alla sabbia del deserto, dal cemento delle prigioni in Libia alla vastità del mar Mediterraneo: negli scatti di Greta De Lazzaris rivive l’odissea di Seydou e Moussa, protagonisti del film di Matteo Garrone che ha emozionato milioni di spettatori in Italia e nel mondo.
"Sono molto contento che questa retrospettiva venga portata anche all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino – commenta Matteo Garrone - così che il pubblico possa vedere le nuove versioni in pellicola dei miei film."
“A 30 anni dalla presentazione di Terra di mezzo al Festival Cinema Giovani, siamo lieti di accogliere di nuovo Matteo Garrone a Torino – sottolinea Carlo Chatrian, direttore del Museo Nazionale del Cinema - e ripercorrere la sua carriera che da quell’esordio ha conservato la stessa attenzione e rispetto per chi è ai margini della nostra società e, al contempo, ha saputo allargare lo sguardo verso progetti più ambiziosi, sempre mescolando realtà e sua rilettura. Questa retrospettiva arriva forse un po’ in ritardo rispetto ai nostri desideri, ma ci fa piacere che ciò accada in concomitanza con un progetto di conservazione che, ponendo l’accento sulla deperibilità dei materiali digitali, si interroga sul valore della memoria oggi”.
Matteo Garrone sarà al Museo Nazionale del Cinema di Torino l’8 maggio per incontrare gli studenti, inaugurare ufficialmente la mostra sulla cancellata storica della Mole Antonelliana e per incontrare il pubblico alle ore 17:00 al Cinema Massimo, prima della proiezione di Io Capitano.
Nel corso della giornata torinese, Garrone incontrerà gli studenti e visiterà a Settimo Torinese Una Carovana per Io Capitano, la mostra ideata e prodotta da Cinemovel Foundation ed è realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, Film Commission Torino Piemonte, Fondazione ECM, Fondazione Comunità Solidale, con il supporto di Ecomuseo del Freidano, Città di Settimo Torinese, SAI, Croce Rossa Italiana, Associazione Casa dei Popoli e CISV.
CINETECA DI BOLOGNA
I film stampati su pellicola e l’intera filmografia di Matteo Garrone si potranno vedere in una retrospettiva integrale (tutta in pellicola 35mm) a Bologna, al Cinema Modernissimo dal 9 aprile, inaugurata dallo stesso Matteo Garrone, mentre nel mese di maggio la stessa rassegna sarà al Cinema Massimo di Torino.
A Bologna, alla Galleria Modernissimo, dal 10 aprile verrà allestita la mostra Prima del cinema la pittura, che raccoglie i quadri dipinti da Matteo Garrone, che così racconta questa sua esperienza: “Quello che mi ha spinto a rispolverare, dopo più di trent’anni, le mie opere pittoriche è il pensiero che le persone che hanno amato i miei film potessero essere incuriosite nel vedere da dove sono partito. Sono passati decenni da quando ho smesso di dipingere ma non ne ho mai sentito la mancanza perché credo che la pittura sia presente in tutto il mio cinema. L’idea di esporre le mie opere accanto a una delle sale cinematografiche più belle d’Italia mi riempie di gioia e al tempo stesso mi fa sentire più protetto perché so che ci sarà un dialogo tra i miei film, riproposti in rassegna, e i miei quadri. Il percorso della mostra parte da alcuni disegni che ho fatto da bambino, all’età di cinque o sei anni, per proseguire con dei dipinti a olio dove, ormai ventenne, inizio a riflettere sul problema della rappresentazione e quindi della messa in scena, della luce, del colore... tutte fasi fondamentali che un artista attraversa alla ricerca del proprio sguardo e che si sono poi rivelate determinanti nel mio percorso da regista”.
“Impossibile incasellare Matteo Garrone – racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli –, ma possiamo dire che è il più sorprendente cineasta italiano. Ogni suo film è un mondo in cui convivono curiosità verso la realtà e capacità di ricrearla con uno sguardo originale e potente. Un’opera che si confronta anche con i grandi nodi irrisolti del nostro paese, capace di raccontare gli ultimi, gli isolati, senza giudizi morali, con una cura dell’immagine che non è mai solo forma, ma sostanza espressiva. Gli dedichiamo una retrospettiva integrale, tra aprile e maggio, che avremo il privilegio di vedere proiettata tutta in pellicola: perché Garrone è il primo cineasta italiano che ha voluto creare, anche per i suoi film digitali, negativi e copie 35mm. E poi allestiamo nella Galleria Modernissimo una mostra dei suoi quadri, che ha realizzato prima di diventare cineasta e che lo hanno portato a far emergere quella che sarebbe diventata la sua lingua, il cinema”.
09/04/2025, 15:13