GIRLFRIEND IN A COMA - Atto d’amore per un paese pigro
Arriva anche al
Teatro Verdi di Firenze il film “
Girlfriend in a Coma” inchiesta di
Bill Emmot e
Annalisa Piras sul bello e il brutto dell’Italia degli ultimi venti anni. Il film prosegue la sua circuitazione nelle sale e nei teatri italiani dopo la cancellazione della prima al MAXXI di Roma del 13 Febbraio. Grazie al tour indipendente organizzato nelle sale cittadine le date sono consultabili al sito
www.girlfriendinacoma.eu. Gli esercenti e le Associazioni interessate possono richiedere le proiezioni consultando gli indirizzi del sito.
Anche sul sito dell’Espresso è possibile vedere il documentario in download.
Il film della Piras e di Emmot non aggiunge molto a tutto ciò che ben sappiamo sull’Italia e sul suo declino nel baratro della corruzione e della pigrizia morale e politica, ma lo sguardo sulle tragedie italiche ( per fortuna ) è fresco, distaccato, ironico, molto inglese. Bill Emmot tra citazioni dantesche, pezzi degli Smiths e le animazioni di Phoebe Boswell costruisce un’inchiesta asciutta e appassionata sul nostro paese. Il film è diviso in atti ed ulteriormente suddiviso in capitoli, forse non del tutto sviluppati ed approfonditi, ma impeccabili ed inattaccabili dal punto di vista giornalistico. I due autori ci vogliono dire che l’Italia soffre di una grave malattia cognitiva e di un vizio ancora più atroce; l’Ignavia. Ecco che entriamo nel pozzo di San Patrizio della Mala Italia; la corruzione, la disoccupazione, una televisione fatta solo di chiappe e raccomandazioni, cittadini che si ammalano e muoiono per la fabbrica mal gestita. Nella seconda parte per fortuna c’è anche spazio per la Buona Italia, un altro capitolo all’interno del film che va a raccontare un paese che lavora, che produce idee innovative e che mantiene un contatto sano e costruttivo con la realtà e con l’estero. “
Girfriend in a Coma” può essere accostato tranquillamente ai lavori di inchiesta di Michael Moore e di Charles Ferguson ("
Inside Job") ma non è un film politico o di propaganda elettorale, è semplicemente una presa di posizione per un risveglio civile in un paese caduto da troppo tempo in letargo. Profondo.
20/02/2013, 16:27
Duccio Ricciardelli