Il trasloco del patrimonio AAMOD presso l'ACS


Il trasloco del patrimonio AAMOD presso l'ACS
L’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ha avuto la straordinaria opportunità di usufruire di nuovi spazi a norma per collocare il proprio patrimonio cinematografico, grazie alla disponibilità e all’accordo con l’Archivio centrale dello Stato e all’interessamento e all’assenso della Soprintendenza archivistica per il Lazio (Direzione Generale per gli Archivi – MiBAC), che tutela il patrimonio della Fondazione.

Circa due chilometri di metri lineari dei nuovi locali, in dotazione all’Archivio centrale dello Stato, sono stati da quest’ultimo ceduti gratuitamente. Il nuovo “magazzino”, che si trova sempre a Pomezia, è gestito in outsourcing daIla società SLM Sed Log Multiservice, per conto dell'ACS.

E’ stato avviato il trasloco del patrimonio nei nuovi locali, dotati delle condizioni necessarie, secondo gli standard normativi, per la conservazione e sicurezza dei materiali d’archivio. Il piano operativo ha visto lo sviluppo di diverse tipologie di intervento a cominciare dai sopralluoghi presso i nuovi locali, al fine di mettere a punto le stime relative alla consistenza dei giacimenti documentari da movimentare. Le operazioni di trasloco vere e proprie sono coordinate ed eseguite dal personale della ditta, secondo le indicazioni del personale Aamod. Tutte le operazioni sono eseguite con rapidità ed efficienza, dalla vecchia alla nuova sede, rispettando l’ordine di giacenza e assicurando l'incolumità e l’integrità dei documenti. Le pellicole e tutti gli altri materiali sono condizionati in scatole di cartone acid free, sistemati nei carrelli secondo un ordine di numerazione concordato, tenendo conto dell’attuale e in base alla sezione di appartenenza dei documenti, rintracciabili in modo ancor più efficace ed efficiente, grazie all’apposizione di un codice a barre e di un’etichetta applicati alle scatole.

I più ampi spazi a disposizione consentiranno di acquisire e trattare adeguatamente i nuovi fondi, sia quelli di recente deposito, come il Fondo Ansano Giannarelli, sia quello dell’archivio privato del documentarista Antonello Branca. Si prevede, d'ora in avanti, un intervento operativo permanente di gestione, movimentazione, stoccaggio, nonché riorganizzazione dei supporti filmici. Il personale dell’Archivio audiovisivo, previo concordato regolamento con l’ACS, potrà svolgere anche attività di risistemazione e nuova inventariazione dei supporti, in collaborazione con il personale della società SLM. In quest'ambito, l’ attività di ricollocazione del patrimonio complessivo audiovisivo della Fondazione consentirà di aggiornare l'attuale censimento dei supporti e di mettere a punto le necessità di intervento per attività di restauro analogico e digitale.

La Fondazione avrà la possibilità di incrementare i propri patrimoni, anche su proposta di soggetti pubblici e privati che desiderano depositare i propri archivi filmici presso l’<AAMOD. Ai fondi Ansano Giannarelli e Antonello Branca si potranno aggiungere altri archivi, sia di autori privati che di società di produzione, come il fondo del Festival Visioni Fuori Raccordo, copia dei materiali filmici dell’Archivio della Mediateca delle Terre - Crocevia di sguardi, con cui è stata recentemente firmata una convenzione, il Fondo Usis dell’ACS... La ricollocazione, l'inventariazione con codice a barre, le integrazioni alla catalogazione consentiranno di incrementare anche le attività di duplicazione digitale e restauro di tale patrimonio, con accesso e possibilità di visione on line dei film digitalizzati, in una percentuale almeno del 30% in più all’anno, rispetto a quanto avvenuto finora.

21/03/2013, 09:57