CROWDFUNDING - Sansonna e il suo "Ultimo giro"
Prima esperienza nel mondo del crowdfunding per Giuseppe Sansonna, regista - tra le altre cose - di "Zemanlandia", supportato per il suo "Ultimo giro" dalla neonata casa di produzione
Redibis.
Cos'è "
Ultimo giro"?
Un cortometraggio che "nasce dalla frequentazione assidua di un truffatore settantenne. L’ho conosciuto nella bottega di mio zio, storico barbiere di San Salvario, popolare quartiere torinese a ridosso della stazione Porta Nuova. Si chiama Armandino ed è un maestro riconosciuto di una forma di raggiro anacronistica e quasi estinta: il gioco delle tre carte. Negli anni Settanta si occupava di far sparire e riapparire la sua pallina nera sotto tre campanelli d’ottone. (...)
Armandino interpreterà, con la sua faccia da Mel Brooks incanaglito, una sceneggiatura desunta dai suoi racconti". Queste le parole con cui Sansonna presentava la raccolta fondi per il suo progetto.
Un'esperienza decisamente positiva. "Sì, abbiamo chiuso nei giorni scorsi la raccolta, siamo riusciti ad ottenere tutti i fondi di cui avevamo bisogno e
da giugno partiamo con le riprese. Partendo dalla mia presenza - più o meno evidente - sui social network e in radio (per 3 stagioni ho fatto incursioni settimanali a
Melog su Radio24 parlando di cinema), sono riuscito ad utilizzare la mia piccola "fama" in questo progetto vincente di crowdfunding".
"Abbiamo realizzato un trailer, giudicato da tutti molto funzionale (E' visibili qui sotto, NdI). L'idea nasce dall'amicizia di mio zio con questo personaggio unico,
Armandino, su cui nove anni fa avevo girato un documentario molto semplice, era un'unica ripresa fissa di lui che parlava ma tanto è bastato, grazie alla sua presenza scenica, per vincere anche dei premi ad alcuni festival! Ho quindi
scritto una sceneggiatura partendo da uno dei suoi ultimi racconti di vita, creando una fiction con lui stesso protagonista".
Il rapporto col pubblico "pagante" in queste settimane di raccolta fondi? "Mi sono mostrato molto disponibile con tutti, il trailer è stato il più sincero possibile, e c'è gente che non conosco che è arrivata a versare anche 1000 euro! Ho provato a ricontattarli, per essere sicuro che fosse tutto giusto, ma non era un errore: si fidavano di me e del mio progetto. Sono cose che fanno riflettere, il mercato che una volta teneva in piedi il nostro cinema ora è svanito".
In futuro torneresti a utilizzare questa strada? "Credo di sì. Intanto ora
ho il dovere morale di fare il meglio possibile e di interpellare tutti coloro che hanno versato anche solo 1 euro e vedere cosa ne penseranno. Poi chissà: da due anni sto
lavorando con Minimum Fax a un progetto su Carmelo Bene particolarissimo, ma sembra un'impresa improba, come se il soggetto non fosse degno di attenzione... Vedremo".
22/03/2013, 08:00
Carlo Griseri