MONTALBANO - Qualità da cinema per la serie più riuscita
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Salvo Montalbano, quello vero. Quattro nuovi film a partire dal 15 aprile, ogni lunedì su Rai Uno, con il commissario più famoso della televisione italiana che con questi, raggiunge il considerevole record di 26 episodi prodotti nell'arco di 15 anni circa. Una serie che ha raggiunto, con le repliche, le 103 serate mantenendo il 24% di share, amata dalla gente e venduta in 65 paesi, compreso l'inaccessibile Regno Unito, dove la BBC ne ha fatto una serie amatissima e molto seguita.
Il primo episodio, "
Il sorriso di Angelica", dimostra come sia possibile produrre televisione di qualità, vendibile all'estero, grazie alla professionalità dell'intera catena. Dalle storie di Camilleri, alla regia di
Alberto Sironi, dalla personalità di
Luca Zingaretti alle doti di tutti gli interpreti, fissi e ospiti, scelti per mettere in scena ogni episodio.
In questi nuovi film,
Salvo Montalbano fa crollare il mito della sua fedeltà nei confronti della lontana fidanzata Livia, subendo finalmente il fascino delle donne incontrate durante i casi su cui investiga.
Angelica è
Margareth Madè, volto noto agli spettatori di fiction, che rimane vittima di un furto e di un ricatto coinvolgendo il Montalbano che solo alla fine riuscirà a comprendere l'intrigo e a risolvere il caso.
I personaggi fissi sono sempre affidabili e danno alla situazione un'atmosfera familiare e coinvolgente:
Peppino Mazzotta è Fazio, sempre puntuale a risolvere ogni problema e a carpire le "vodi" della città; Catarella è il bravo
Angelo Russo, imbranato e pasticcione ma presente in ogni momento per le esigenze del suo Commissario;
Cesare Bocci è il vice Mimì Augello, misteriosamente meno presente del solito in questi episodi, dove appare poco e senza troppo coinvolgimento sulle indagini. E poi il medico legale, il giornalista televisivo (
Roberto Nobile), il questore (
Giacinto Ferro), l'ispettore Galluzzo (
Davide Lo Verde).
La Rai riesce a centrare l'obiettivo con Il Commissario Montalbano e ci si chiede, davanti a numeri di audiance simili (unità di misura di ogni prodotto televisivo...) e a risultati straordinari di vendite all'estero, come mai non si facciano tutte su questo livello le serie della tv pubblica.
14/04/2013, 11:04
Stefano Amadio