AQUADRO - La prima volta, un tatuaggio, un telefonino
La storia d'amore di due ragazzi di 16 anni, la loro "prima volta" in una storia seria che li porterà di fronte a scelte importanti e situazioni complicate, che metterà a dura prova loro stessi e il loro (acerbo) amore.
Se il titolo è criptico ("A" alla seconda, in senso matematico, per i due protagonisti innamorati Amanda e Alberto),
e il sottotitolo troppo fuorviante e smielato ("La prima volta non si scorda mai"), il film di esordio nel lungometraggio di Stefano Lodovichi,
"Aquadro", è un'opera coinvolgente e stimolante, semplice nel suo sviluppo ma efficace nella trattazione e originale nei suoi elementi base (location - Bolzano - e attori, in primis).
La pellicola (anche se per un film tutto digitale come questo bisognerebbe trovare un nuovo sinonimo...) ha partecipato alla
prima edizione del Premio Solinas Experimenta, pensato per autori under 35 e progetti da realizzare con un budget inferiore ai 200.000 euro. Da lì è iniziato il percorso produttivo che ha visto nascere "Aquadro", inserito nel progetto
Rai Web Movies che prevede la distribuzione gratuita online di tutti i titoli.
Una trama come tante, certo, per
un film adolescenziale che sa parlare a tutti: senza voler troppo svelare le svolte di sceneggiatura, "Aquadro" racconta i primi amori ma anche il rapporto tra i giovani e i nuovi media (internet, webcam, telefonini...) senza perdersi in discorsi retorici ma mostrandone pregi e difetti "possibili". Se la recitazione del giovane Lorenzo Colombi convince solo a tratti,
è la vera protagonista Maria Vittoria Barrella a dare la prova migliore in un ruolo tutt'altro che semplice.15/04/2013, 11:15
Carlo Griseri