INGRID CAVEN - "La mia vita, tra Fassbinder e il palcoscenico"
A Torino per ritirare il
premio Dorian Gray alla carriera assegnatole dal festival Da Sodoma a Hollywood,
Ingrid Caven, attrice e cantante tedesca,
musa e moglie di Rainer Werner Fassbinder, ha incontrato stampa e pubblico dopo la proiezione del film-concerto a lei dedicato da Bertrand Bonello "Ingrid Caven, musique et voix".
Inevitabile affrontare subito "quegli" anni, così mitici per l'arte che arrivava dalla Germania. "Per ricordare quel periodo mi sembra di dover tornare a un'altra epoca, è molto difficile riuscire a trasmettere quelle sensazioni, c'era un'energia fluida e intensa che ci ispirava.
Ci sembrava di poter cambiare veramente le cose. L'amicizia e la vita erano molto erotiche, e questo indipendentemente dal sesso delle persone".
"Il popolo tedesco era culturalmente elevato ma vedeva nell'altro il diverso, e per noi era inaccettabile: eravamo i figli di
quella generazione e rischiavamo di diventare pazzi, molti hanno alzato muri di silenzio sul passato, e noi come artisti abbiamo cercato di romperli quei muri".
"Io non ero la tipica donna dell'epoca", dice descrivendosi. E poi il ricordo del suo ex-marito, Fassbinder. "
Rainer parlava poco, viveva nell'arte. Io non volevo sposarlo, era omosessuale, ma lui ha insistito tanto perché tra noi c'era molta sintonia e alla fine ho ceduto. Lo ricordo ancora oggi come un carissimo amico".
"Ho iniziato a teatro a quattro anni all'asilo, ma da tempo ormai la mia passione è per la musica, che non considero un lavoro. Ho avuto la fortuna di avere tanti amici che hanno scritto qualcosa per me: bisogna parlare di poesia quando si parla di musica".
"Oggi vivo a Parigi,
non mi sento più tedesca e non sono francese, vivo perennemente in transizione".
23/04/2013, 09:00
Carlo Griseri