IL ROSA NUDO - La follia nazista contro gli omosessuali
E' una visione atroce ma necessaria.
"Il Rosa Nudo" di Giovanni Coda racconta le atrocità naziste inflitte alla comunità omosessuale, ispirandosi alla vita di Pierre Seel e alla sua autobiografia scritta in collaborazione con Jean Le Bitoux.
La voce narrante segue le parole di Seel,
le immagini - in uno splendido bianco e nero - danno vita a quel racconto, cercando in modo figurato e molto teatrale di renderne la profondità senza però infierire nei dettagli macabri (già solo sentirli raccontare è doloroso...).
Seel fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale (a soli 17 anni): nel 1982
fu il primo a denunciare le terribili vicende che lo hanno accomunato a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa.
Un film sperimentale
tanto duro da guardare (da ascoltare, per meglio dire) quanto imprescindibile, tanto violento nel suo racconto quanto commovente,
tanto dettagliato negli aspetti macabri quanto poetico nella sua costruzione.
"Il Rosa Nudo" è stato girato nella ex-cartiera di Quartu Sant’Elena e all'ex-Poligono Militare di Siliqu.
25/04/2013, 10:40
Carlo Griseri