Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Carlo e Clara"


Note di regia di
L’idea del film nasce da due esigenze. Da un lato sentivo il bisogno di raccontare con semplicità e leggerezza il tema della morte, al fine di esorcizzarne le paure. Partendo da qui, volevo però che la mia storia fosse una dichiarazione d'amore alla vita. A quel punto mi è sembrato divertente, come scrivo nella sceneggiatura, localizzare il racconto a metà strada tra la vita e la morte, in quel "segmento di spazio-tempo che non è cielo e non è terra". Una delle sfide più belle è stata quella di immaginare un ambiente surreale quanto più credibile e originale che facesse da cornice alle vicende dei nostri protagonisti. Nessuno sa come e dove ci troviamo dopo la morte e prima della vita, ma soprattutto il cinema ha già ampiamente raccontato in vari modi questo mondo ipotetico. Ma siamo stati bravi nel rendere questo luogo a suo modo unico ed eccentrico con un budget molto basso, scenografando con elementi naturali (acqua, terra, foglie, alberi… simboli della vita sin dalle sue origini) un ambiente bianco e asettico (un vecchio liceo di paese restaurato), magnificamente fotografato da un bianco e nero suggestivo ed emotivo.
Ma la sfida più grande è stata soprattutto dirigere i due attori protagonisti, i quasi novantenni Franco Giacobini e Angela Goodwin. Li conobbi per caso ad una festa di compleanno. La loro fama li precedeva, essendo due attori che hanno fatto la storia del cinema. Osservandoli tutta la serata ne rimasi affascinato. Erano l’incarnazione esatta dei due anziani innamorati che avevo creato nella mia sceneggiatura! Era bello il modo in cui, così diversi per carattere, si prendevano amorevolmente cura l'uno dell'altro. Non avrei potuto scegliere attori diversi. Così mi feci coraggio e, consapevole dello stato di salute di entrambi che avrebbero sicuramente complicato le cose sul set, proposi ugualmente loro di aderire al progetto. I due attori, dopo aver letto la sceneggiatura, accettarono con entusiasmo la sfida artistica e umana. Le loro motivazioni a prendere parte al film, nonostante l'età e lo stato di salute, possono riassumersi in una frase di Franco Giacobini durante la preparazione del film: "Sono emozionato come uno scolaretto all'idea di poter lavorare per la prima volta con la mia Angela; e poi... chissà che non sia vera questa storia della reincarnazione".

Giulio Mastromauro