Chiude a Bologna l'edizione 2013 di DiverGenti
Si è conclusa domenica 5 maggio
la sesta edizione del festival di cinema trans Divergenti. Organizzato dal M.I.T., associazione attiva da trent'anni nella difesa dei diritti di transessuali, transgender e travestiti, con la direzione di Porpora Marcasciano e la direzione artistica di Luki Massa, il festival ha proposto, nel corso dei quattro giorni di programmazione, 14 film provenienti da Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Svezia, Italia, USA, Pakistan, Iran, Birmania, oltre a numerosi appuntamenti culturali, tra cui l’acclamata performance della direttrice del festival Porpora Marcasciano, che ha letto, sulla base della video sceneggiatura di Elena Vertebra e del tappeto sonoro di Claudio Cherubini, stralci del suo Antologaia: una rilettura in chiave frocia dei favolosi anni 70. Grande partecipazione emotiva per l’omaggio alla pioniera Lucy, trans ottantanovenne rinchiusa a Dachau quando era ancora un uomo, a causa della sua omosessualità.
La giuria di qualità, composta da Roberto Chiesi, Giovanni Minerba, Laura Schettini, Lina Pallotta e Margherita Palazzo, ha conferito il premio come miglior cortometraggio a
La Victoria de Ursula di Julio Martì e Nacho Ruiperez, “per l'intelligente rilettura dei generi cinematografici e per la capacità di condensare in pochi minuti un racconto di atmosfere e tensioni psicologiche che danno vita a personaggi credibili in un clima che si svela con un colpo di scena finale”. Il riconoscimento come miglior documentario è invece stato conferito a
Wildness di Wu Tsang, incentrato sull’autonarrazione del Silver Platter, locale della comunità lgbt latinoamericana di Los Angeles, “per la pregnanza evocativa di un luogo emblematico di complesse trasformazioni e di storie che hanno investito comunità e culture diverse”. Premio alla migliore fiction, infine, per
Facing Mirrors di Negar Azarbayjani, coproduzione Iran-Germania che racconta la storia dell’amicizia tra una donna e un ragazzo FtM in fuga dalla famiglia e da un matrimonio forzato: primo film iraniano con un protagonista transgender, è stato premiato “per il coraggio e l'intelligenza con cui descrive la collisione tra due mondi che potrebbero trovare un terreno di solidarietà pur all'interno di un regime repressivo e autoritario”.
Il pubblico, raddoppiato rispetto agli ingressi del 2012,
ha confermato il voto della giuria per la fiction e il cortometraggio, dando la maggioranza delle preferenze a
Facing Mirrors e La Victoria de Ursula, mentre, per il genere documentario, ha premiato il coraggio del film
Sexing The Transman di Buck Angel, un viaggio intimo e senza veli nella sessualità degli FtM.
06/05/2013, 16:36