TRUE LOVE - Come scoprire se è "vero amore"...
Kate e Jack si amano e si sposano, sono giovani belli e spensierati e la loro vita insieme sembra felice. Ma il loro sarà vero amore?
È a questa domanda che dovranno rispondere loro stessi, ma con assoluta sincerità e a rischio delle loro vite: un giorno infatti i due si risvegliano prigionieri, in due stanze separate e iper-tecnologiche nelle quali vengono interrogati sul loro amore, sui loro segreti e su quanto si fidino del proprio partner. Previste pene corporali, ritorsioni varie e pericoli costanti: l'amore vincerà?
Dopo i primi minuti di visione di
"True Love" di Enrico Clerico Nasino (ma le vere menti dietro il progetto sono gli sceneggiatori e produttori
Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, che si firmano da anni ormai come Fabio & Fabio) sono già molti i titoli di altri film che vengono in mente, in quel terreno tra plagio e omaggio in cui uno come Tarantino prospera da anni: c'è un po' di "Saw" e della sua saga, c'è "Cube" e molto altro, in un gioco di citazioni che dura all'incirca fino a metà, quando il meccanismo si dipana e la sceneggiatura inizia davvero a conquistare.
Solo "apparentemente" semplice da girare, tutto o quasi in un'unica location e con molte immagini "rubate", "True Love" è un virtuosismo di tecnica e di post-produzione, girato negli Stati Uniti con cast locale (su cui spicca la bionda Ellen Hollman, vista anche nella serie "Spartacus"), ottimo esempio di cinema italiano a basso budget da esportazione, meritoriamente premiato sui mercati internazionali (è uscito in home video in molti paesi e in Giappone, tra gli altri, anche in sala!).
La tensione regge, gli effetti speciali sono curati, il film si colloca tra fantascienza e thriller con un pizzico di love story e la struttura è già pronta - fanno capire gli autori - per eventuali e possibili seguiti:
il vero amore non muore mai.09/05/2013, 10:15
Carlo Griseri