TI HO CERCATA IN TUTTI I NECROLOGI - Quando la preda č umana
Ti ho cercata in tutti i necrologi č un film diretto da un attore; per di pių di fama internazionale.
Giancarlo Giannini torna alla regia dopo oltre 25 anni e una carriera da star, ma come spesso accade agli attori che passano dietro alla macchina da presa, elimina ogni occhio esterno e commette una serie infinita di errori.
Tutto comincia da un aneddoto sentito in Africa, dove alcuni uomini disperati si facevano usare come prede in una caccia all'ultimo sangue. Il regista, rimasto affascinato da questa storia, scrive prima un racconto, poi decide di mettere tutto su pellicola. Affida il soggetto a
Lorenzo Cairoli, la sceneggiatura a
Luca D'Alisera, Ludovica Rampoldi, Massimo Gugliemo che fanno di tutto per incartarsi in una serie di generi senza coglierne nessuno, mischiando situazioni realistiche a inspiegabili fantasie, dialoghi improbabili e personaggi grotteschi. Il film parte in una direzione, prosegue in un'altra e finisce, senza approfondimenti, su una terza inspiegabile strada.
Dopo il testo ci si mette la regia. Giannini non riesce a rendere affascinante nessun personaggio; che vinca che perda, che sia ucciso o rimanga in vita per lo spettatore cambia poco. Malgrado la sua eccezionale esperienza di attore, o forse a causa di questa, Giannini ci mette, e fa mettere ai suoi attori, sempre qualcosa di troppo nell'interpretazione; la smorfia, la mossa, il gesto, l'abito, alle volte anche tutto insieme, a sottolineare il senso di ogni scena e di ogni frase. Una recitazione ad aggiungere invece che a togliere, favorita o addirittura incentivata proprio dalla mancanza di un regista "esterno", abile nel tenere sotto controllo gli eccessi.
Giannini attore, sembra un pulcino bagnato, con gli occhioni sgranati che non fanno pių lo stesso effetto di Mimė Metallugico.
Silvia De Santis, la protagonista femminile, a parte il personaggio un po' vago, risente dell'auto doppiaggio, risultando accademica e finta in molte delle sue battute. E poi
Murray Abraham che non si capisce come mai finisca sempre coinvolto (ricordate "
Barbarossa"?) in film italiani che di certo non esaltano le sue doti. Qui, vestito da gangster, guida un fuoristrada e pių che parlare pontifica.
Ti ho cercata in tutti i necrologi, girato in Canada e misteriosamente finanziato dalla Regione Sicilia, dalla Film Commission Calabrese, dalla Regione Lazio, dal Mibac, da Rai Cinema (insomma, tutti soldi dell'italico contribuente), non riesce ad arrivare da nessuna parte. Arriverā certo in sala giovedė prossimo, 30 maggio, in circa 50 copie distribuito da Bolero film.
27/05/2013, 16:13
Stefano Amadio