Ari Folman: "The Congress è la vita dei giovani d'oggi"


Ari Folman:
Ho capito solo dopo aver terminato il film che saranno proprio i più giovani a cogliere l’essenza di The Congress. Sono convinto che le nuove generazioni si troveranno più a loro agio con questa mia storia di fantascienza”. Parole del regista israeliano Ari Folman, presente all’anteprima nazionale del suo ultimo film "The Congress" che ha già avuto successo di critica e di pubblico a Cannes dove ha aperto la Quinzaine des Realisateurs. L’anteprima del film di Folman ha inaugurato Trasparenze in Tuscany, il nuovo festival delle arti di Deborah Young in programma tra Firenze, San Casciano dei Bagni e Orbetello fino al 16 giugno. La proiezione è stata anticipata dal primo cortometraggio ("You Never Left") di Youssef Nabil, considerato uno dei più grandi fotografi contemporanei, anch’esso ospite del festival. "Non avevo pensato a quale tipo di pubblico dedicare questo mio film" - continua Ari Folman - "il mio unico intento era quello di allontanarmi dai miei precedenti film intrisi di troppa guerra e fin troppo personali con i quali ho convissuto con molta difficoltà. Con The Congress infatti ho voluto fare un film completamente diverso". Il regista confida di essersi reso conto solo adesso che il suo film, proprio come i giovani d’oggi, segue tante rotte e tante traiettorie diverse. “Soprattutto la seconda parte, dedicata all’allucinazione, sono convinto che sia il riflesso più fedele della vita delle nuove generazioni che vivono una realtà esageratamente virtuale che non possono amare”.

Pluripremiato per il suo primo film "Valzer con Bashir" il regista israeliano aggiunge che non è stato facile neanche ritrovare il gusto di essere bambino per girare questo film di fantascienza, mix di animazione e live action. “L’animazione è una mia grande passione fin dall’infanzia, anzi per me la reputo una vera e propria dipendenza.”

Il regista progetta nei prossimi giorni una lunga vacanza rigorosamente in Italia, affascinato anche dalla bellezza della Toscana. A proposito del cinema italiano, non si sbilancia, e si dichiara spettatore. Ma ci tiene a sottolineare che nella sua vita "Fellini è stata sempre la mia fonte di ispirazione. Fellini" – chiosa il regista – "è al di là di tutto”. Per quanto riguarda il suo prossimo film annuncia che saranno “due film questa volta senza interazioni: uno sarà d’ animazione, uno …normale".

15/06/2013, 13:50