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THE INVISIBLE MEN - Un documentario necessario


THE INVISIBLE MEN - Un documentario necessario
Yariv Mozer racconta nel suo documentario "The Invisible Men" le storie di alcuni gay a Tel Aviv. Le loro non sono vite affatto facili: Louie ha 32 anni e da otto vive lì senza documenti; Abdu ne ha 24, è fuggito da Ramallah dove, una volta scoperto essere gay, è stato accusato di spionaggio e torturato dall'esercito palestinese; Faris, 23 anni, è in fuga da una famiglia che ha cercato di ucciderlo quando ha saputo della sua omosessualità.

Tre storie terribili, che Mozer racconta con molto tatto riuscendo (facilmente) a creare empatia tra i suoi protagonisti e il pubblico. Scappare per sopravvivere, cercando di avere la meglio sulla religione, sul fanatismo e sull'odio che li circonda: ci vuole coraggio, e Loui Abdu e Faris sono "solo" tre dei tanti ragazzi che devono dimostrarlo giorno dopo giorno solo per poter vivere come vogliono.

Yariv Mozer si è laureato con lode al Tel-Aviv University's Film presso il Dipartimento di Televisione. Ha diretto numerosi documentari tra cui The Invisible Men (2012), vincitore del Premio della Giuria nel 2012 al Doc Aviv, così come il precedente My First War (2008). Produttore oltre che regista, Mozer è, membro dell'European Film Academy, dell'Israeli Film Producers Guild, dell'Israeli Academy of Motion Pictures e dell'Israeli Documentary Filmmakers Forum. Ha anche lavorato come direttore del decimo Tel Aviv Student International Film Festival nel 2004.

24/06/2013, 20:00

Carlo Griseri