L'anGoLo StrAniErO - STOKER

Nei 20 anni in cui ha dato prova del suo talento di scrittore e produttore, Park Chan-Wook, è ormai conosciuto in tutto il mondo come il regista della vendetta, (Oldboy, Lady Vendetta, Mr Vendetta), che diventa nei suoi film una reazione violenta del più debole nei confronti dello strapotere dei potenti. Così Park scava nei meandri oscuri dell’animo umano per ritrarre, con eleganza e raffinatezza, ciò che ognuno di noi tende a reprimere e a tenere sepolto.
Eppure questa volta il regista sudcoreano, sempre alla ricerca di un linguaggio originale e fuori dagli schemi, decide di mettere da parte il tema delle vendetta e debutta con un racconto seducente e contorto, al limite dell’erotico. " Stoker", il suo primo film statunitense è un thriller oscuro ed inquietante, che racconta la vicenda di una misteriosa famiglia americana. Persino il titolo del film allude metaforicamente al male, evocando il nome dell’autore di Dracula, Bram Stoker.
Dopo la morte del padre in un incidente tragico incidente che resta avvolto nel mistero, la diciottenne India (Mia Wasikowska), una ragazza solitaria ed introversa, e la madre Evelyn Stoker (Nicole Kidman) ricevono la visita dell’enigmatico zio Charlie (Mattew Goode). La ragazza inizialmente non si fida dello zio, tuttavia subirà il suo fascino, anche quando si rende conto che il suo arrivo nella loro casa non è affatto casuale.
Nonostante i numerosi rimandi ai film di Afred Hitchcock, le rifiniture di Park e il modo in cui conduce sinfonicamente tutti gli elementi della messa in scena, fanno sì che il film rimanga unicamente suo. E così con una dose abbondante di piacevole suspense, "Stoker", oltre a confermare il fortissimo senso estetico del regista sia nella tecnica cinematografica che nella struttura prettamente narrativa, racconta la perdita dell’innocenza e il passaggio all’età adulta di India. Un percorso di iniziazione fatto di violenza e sangue alla scoperta della propria sessualità e del proprio lato folle.

23/06/2013, 16:00
Monica Straniero