WORLD WAR Z - Favino contro gli zombie
In un film sostanzialmente deludente come
"World War Z" di Marc Forster, tratto dall'acclamato romanzo di Max Brooks (di cui ha preso però poco più del titolo...) e incentrato sulla lotta globale contro gli zombie (non quelli classici, cioè i "morti viventi", ma persone contagiate da un misterioso virus).
Interpretato e prodotto da
Brad Pitt, il film ha avuto una travagliata vita produttiva - si è parlato di liti tra regista e star, di budget "impazzito" e di fatture nascoste per arginare il totale... - ma l'impatto con i botteghini internazionali ha sicuramente rassicurato il marito di Angelina Jolie:
"WWZ" incassa, e pure molto.
Incassa anche molte critiche, però, e non solo dai giornalisti specializzati, soprattutto da lettori delusi e amanti degli zombi insoddisfatti. Come detto, del libro di Brooks (figlio di Mel e di Anne Bancroft) rimane pochissimo, non la coralità delle voci, non l'approfondimento delle varie reazioni paese per paese, non le fondamentali fasi di sviluppo della "resistenza" umana. Nel film c'è Pitt, in ogni inquadratura e in ogni scena d'azione.
In questo profluvio di inquadrature per la star assoluta del film, trova spazio anche il "nostro"
Pierfrancesco Favino, nei panni di un membro di un piccolo gruppo di ricercatori che a Cardiff resiste al contagio, ma ha bisogno di Pitt - ovviamente - per cercare un rimedio concreto. Da Roma a Cardiff per lavoro, Favino è a capo del laboratorio e si dimostrerà (senza troppo spoiler) coraggioso e meritevole del ruolo "sul campo".
Favino si conferma così il nostro principale attore da esportazione, tante sono le sue presenze in blockbuster internazionali: da "Angeli e demoni" a "Le cronache di Narnia", da "Una notte al museo 2" al prossimo "Rush" di Ron Howard, in cui interpreta il pilota automobilistico Clay Regazzoni.
04/07/2013, 08:00
Carlo Griseri