IL CINEMA DI KIM JEE-WOON - Prima e dopo Arnie
Se è vero che il (grande) pubblico in Italia ancora non conosce il cinema di
Kim Jee-Woon, è anche vero che non si può definire "prematura" la scelta de Il Foglio Letterario di dedicargli un intero volume di approfondimenti critici, curati da Fabio Zanello.
È sicuramente il suo ultimo lavoro ad averlo reso più visibile, tanto da campeggiare in copertina (con una bella foto del protagonista
Arnold Schwarzenegger in azione): "The last stand" è uscito nell'ultima stagione cinematografica, mostrando a tutti di cosa fosse capace il regista coreano anche al servizio di una pellicola apparentemente "classica" di azione statunitense, che ha segnato il ritorno al cinema dell'ex-governatore della California.
Vero è però che sono i film coreani di Jee-Woon ad essere i suoi più apprezzati dalla critica e ad essere apparsi nei principali festival del mondo (ma purtroppo non tutti sul mercato italiano): "The quiet family", "The foul king" e
i più noti "Two sisters", "Bittersweet life", "Il buono il matto il cattivo" e "I saw the devil" sono tutti analizzati nelle pagine del libro, che fornisce un quadro molto completo di un autore di cui sentiremo sicuramente ancora parlare molto a lungo.
Il volume contiene saggi di
Alessandro Baratti, Beniamino Biondi, Donato Guida, Michelangelo Pasini, Adelina Preziosi, Mariangela Sansone e del curatore Fabio Zanello.
09/07/2013, 17:52
Carlo Griseri