PLURIBUS MULTIMEDIA FEST 3 - I vincitori
I vincitori della terza edizione del
Pluribus Multimedia Fest, il festival multimediale e interattivo ideato e diretto dall’artista Annalaura di Luggo, sono stati proclamati giovedì 6 febbraio 2025durante l’evento conclusivo della rassegna presso lo JUS Museum | Palazzo Calabritto (via Calabritto, 20).
Le opere vincitrici delle cinque categorie – “Best Cinematography Award”, “Best Social Impact Award”, “Best Young Talent Award”, “Best New Media Award” e “Best Audience Award” – sono visibili nel cubo Pluribus e sono distribuite sulla piattaforma streaming americana Cinee, aprendo nuove opportunità per gli artisti emergenti a livello internazionale.
Il
Pluribus Multimedia Fest celebra l’innovazione nel cortometraggio sperimentale, favorendo linguaggi multimediali e superando i confini geografici, culturali e generazionali. Invita gli appassionati e i neofiti ad esplorare l’arte audiovisiva attraverso forme nuove, offrendo esperienze immersive e coinvolgenti.
Così, anche quest’anno, il festival ha raccolto più di cento cortometraggi da tutto il mondo, montati in “multi-screen”: una narrazione sviluppata su quattro schermi simultaneamente. Le opere vincitrici saranno proiettate all’interno di Pluribus, l’installazione multimediale dell’artista Annalaura di Luggo, un imponente cubo di specchi, con quattro schermi al suo interno, che offre al pubblico un’esperienza sensoriale unica, dove il riflesso e l’immagine si fondono in un racconto immersivo.
"
Il Pluribus Multimedia Fest non è solo un festival, ma un laboratorio di innovazione sociale e culturale. Attraverso l’integrazione di linguaggi digitali e multimediali, puntiamo a ispirare le nuove generazioni a creare, immaginare e raccontare, intrecciando le tradizioni artistiche del passato con le tecnologie del presente. Pluribus diventa un simbolo di interazione e rinnovamento continuo, unendo fiction, documentaristica, musica, animazione e sperimentazione tecnologica per esplorare nuovi mondi narrativi e valorizzare le ricchezze del nostro patrimonio culturale" - sottolinea
Annalaura di Luggo.
L’installazione Pluribus è ospitata in modo permanente presso lo JUS Museum di Palazzo Calabritto. Questo spazio multifunzionale e moderno rappresenta un connubio unico tra conservazione e innovazione, offrendo un ambiente ideale per mostre, performance, conferenze e altre iniziative culturali.
Lo JUS Museum unisce alle arti contemporanee la professionalità dello studio legale “Olindo Preziosi & Partners” e grazie alla sensibilità di Olindo Preziosi (avvocato e promotore culturale) si afferma come luogo d’incontro e un punto di riferimento per sperimentare nuove modalità di fruizione e scambio culturale.
Per la categoria
Best Cinematography Award, tra i tre candidati: “The Red Market” di Christopher Matthew Spencer (Stati Uniti); “Vasomotor Rhinitis” di Mikheil Gabaidze (Georgia) e “Vincenza Birillo” di Biagio Manna (Italia); si aggiudica il premio consegnato dall’ avvocato penalista e promotore culturale Olindo Preziosi, “
Vincenza Birillo” di Biagio Manna, la storia di una ragazzina che vorrebbe diventare un’attrice e che vede i suoi sogni stroncati dalla realtà popolare del suo quartiere.
Le motivazioni della giuria: "
la rappresentazione, potente e toccante, di Biagio Manna racconta della lotta di una giovane contro un destino segnato, con crudezza e sensibilità".
Come
Best Social Impact Award, tra i tre finalisti: “A postcard for Floyd” di Giangiacomo Rocco di Torrepadula (Italia); “Ciuf Ciuf” di Stefano De Felici (Italia); “Letter” di Seyed Jamal Kamali (Canada); vince “
A postcard for Floyd” di Giangiacomo Rocco di Torrepadula, un progetto di mail art partecipativa nato da una fotografia dell’autore inviata come cartolina a oltre 500 persone per stimolare una riflessione collettiva sull’ultimo respiro di Floyd.
A consegnare il premio Anna Paola Merone giornalista del Corriere della Sera che ha espresso le motivazioni della giuria: "
una straordinaria capacità di trasformare il dolore in un messaggio di speranza collettiva, unendo arte e impegno sociale in un’opera di forte impatto visivo ed emotivo".
Per la sezione,
Best Young Talent Award, invece, tra i tre selezionati: “Cat & Fish” di Nilram Ranjbar (Iran); “The Innocents of War” di Martina Calabrese (Italia); “Violence” di Eugenio Sommella (Italia); si aggiudica la categoria “
Violence” di Eugenio Sommella, studente della scuola di cinema dell’Università Suor Orsola Benincasa del professore Arturo Lando. E’ il racconto struggente di una donna che subisce violenza dal compagno, dopo che gli confessa il suo amore tormentato per un altro uomo.
Premiato da Carlo Luglio regista e docente all’Accademia delle Belle Arti di Napoli che ha dichiarato le motivazioni della giuria: "
questo cortometraggio è riuscito a tradurre con forza visiva e impatto emotivol’oppressione della violenza di genere. La narrazione disturbante e ripetitiva trasforma il linguaggio cinematografico in uno strumento di denuncia e riflessione".
Come
Best New Media Award tra le tre opere: “BOTb3QUIM” di S4RA (Portogallo)”; “Mythological Menagerie” di Jonathan Monaghan (Stati Uniti); “When I become a ghost” di Leslie Streit (Stati Uniti); si aggiudica la vittoria “
When I become a ghost” di Leslie Streit: il punto di vista di una donna morente mentre inizia il suo viaggio nell’Aldilà. Il progetto attraversa i generi del realismo magico, dell’horror, della danza e dell’ambiente.
Luca Riemma, attore produttore e artista, ha attribuito il riconoscimento internazionale condividendo le motivazioni della giuria: "
la sua capacità di esplorare il tema del trapasso dell’anima attraverso una narrazione surreale e affascinante ha offerto una riflessione profonda e originale sulla morte e la transizione".
Ultima categoria, Best
Audience Award, tra i tre finalisti: “Une Réflexion” di Margarethe Baillou (Singapore); “Women Aid - The Muses” di Valeria Altobelli (Italia); “Zaxme” di Soore Vahe (Iran); trionfa, premiata dalla stessa Annalaura di Luggo artista e direttrice del Festival, “
Women Aid - The Muses” di Valeria Altobelli, una “call to action” internazionale sul ruolo femminile nei mestieri della musica e dell’arte purtroppo ancora troppo sotto rappresentato.
Le motivazioni della giuria: "
Valeria Altobelli si impegna fortemente nel dare visibilità al ruolo delle donne nelle arti e nella musica attraverso un linguaggio inclusivo e universale".
07/02/2025, 16:11