THE LITHIUM CONSPIRACY - Ecologia e denaro. Un giallo globale
Presentato al
Courmayeur Noir film festival, il film di
Davide Marengo è un giallo ambientato in Italia e America latina. I temi dello sfruttamento ambientale e dell'uso distorto delle risorse si mescolano con la personale storia di un tranquillo avvocato (Guido Caprino) alle prese con problemi di famiglia, il divorzio dalla moglie (Maya Sansa) e con una serie di dirigenti poco raccomandabili (Francesco Pannofino ed Ennio Fantastichini). Sono gli interessi globali di una multinazionale, che transitano sulla sua scrivania, a coinvolgerlo in un intrigo gestito da una spietata manager (Carolina Crescentini) e diretto dal "Grande Capo" dell'economia mondiale (Philippe Leroy).
I milioni di euro in palio sono parecchi e la vicenda si sposta in un paese del sudamerica dove gli investitori più illuminati, quelli che fanno soldi alle spalle delle esigenze del pianeta, hanno messo gli occhi, ma non ancora le mani, su una miniera di Litio, elemento fondamentale per il futuro energetico di tutti.
Il film di Marengo ha un respiro internazionale riconoscibile, ma a differenza degli sforzi di altri registi che hanno creato film all'estero, sconta il limite degli interpreti. Sarà un caso se Tornatore, Salvatores, ma anche Sorrentino o Faenza non hanno utilizzato attori italiani nei loro film all'estero?
Mentre la regia, le ambientazioni e la storia scorrono piacevolmente, i personaggi stentano a convincere e ad appassionare, appesantiti da una recitazione monotona (Carolina Crescentini ha lo stesso atteggiamento e la stessa espressione dall'inizio alla fine) e poco avvincente.
Nel contesto il film di
Davide Marengo convince, confermando le doti del regista e la chiarezza della sua idea di cinema.
27/07/2013, 09:34
Stefano Amadio