I premi del XIX San Giò Verona Video Festival
Concorso Corto
Giuria presieduta da Nino Battaglia, con Asal Emami, Ida Travi, Andrea Crozzoli, Paolo Micalizzi, Marco Ongaro, Vincente Perez Herrero, Sandro di Todaro
Miglior film
"
Premiers pas" di Grégory Lecocq, Belgio 2012
Motivazione: Per il valore della regia, interpretazione e sceneggiatura al servizio di un tema umano di intramontabile attualità. I 18 minuti più avvincenti e intensi del festival.
Miglior Regia
Juan Pablo Zaramella per "
Luminaris", Argentina 2012
Motivazione: Originali soluzioni visive nella fusione della storia tra musica e immagini. Con soluzioni tecnologiche di alto livello
Miglior Fotografia
Mohammed Jano per "
One Shot" di Hawre Bahyat, Kurdistan-Iraq, 2012
Motivazione: La capacità di passare dal piano sequenza dal biancoenero al colore
Miglior Sceneggiatura
Velko Nedelkovski per "
Obraz" di Stefan Sidovskj, Macedonia, 2012
Motivazione: Per l’incisività del racconto che mette in rilievo una storia sociale di miseria e sopraffazione.
Miglior Interpretazione
Mirko per "
Shame and glasses" di Alessandro Riconda, Italia, 2013
Motivazione: A maggioranza la giuria assegna il premio a Mirko che con la sua ineffabile naturalezza recitativa aderisce perfettamente al personaggio superando l’infantile timidezza che nasconde un grande amore
Miglior Musica
Lolly Jane Blue per "
Requiem 2019" di Rutger Hauer e Sil van der Woerd, Danimarca, 2011
Motivazione: Per la compenetrazione drammatica tra l’immagine apocalittica e il sentimento di salvazione a un passo dalla fine espresso in un disegno armonico di lievissima commozione
Menzione speciale
Al regista Paolo Zagaglia per il corto "
Abattoire"
Motivazione: Per aver espresso con efficacia la differenza tra il mondo animale e quello degli uomini
Menzione speciale
Ai registi Damiano Menegoni e Fabio Zocca per "
Genius Loci" Motivazione: Per essere riusciti a collocare gli antichi incubi del territorio nella dimensione cinematografica
Menzione speciale
A Gerard Chaireski, autore di "
Storia"
Motivazione: Per la ricercata armonia e sintesi tra musica storia e immagini verso un’efficace affabulazione.
Concorso Lunghi
Giuria presieduta da Abbas Gharib, con: Cristiana Albertini, Federico Brambilla, Ivan Olivieri, Davide Rossi, Simone Villani, Guido Zauli
Miglior Film
"
Gotthard Schuh - A sensual vision of the world" di Villi Hermann, Svizzera 2011 - 89'
Motivazione: Documentario intenso e denso di immagini di verità nel confronto tra passato e presente. Riesce a raggiungere un livello evocativo e poetico altissimo. Un documentario dove il confine con il film di finzione è labile proprio per la capacità evocativa del film che va oltre la narrazione biografica e ci fa intuire un futuro che ci richiama a nuove sfide.
Miglior Regia
Meysam Kazazi per "
How soon we get used to it...!", Iran 2012
Motivazione: Nonostante i limiti tecnici e l'aver dato per scontate alcune premesse relative al tessuto sociale iraniano e sposato il punto di vista della media borghesia, abbiamo ritenuto di attribuire il premio per la miglior regia a questa opera per aver messo l'accento sull'aspetto della relazione tra un gruppo di giovani e donne che aspirano alla propria emancipazione nel mito dell'Occidente, guidati dall'empatia profonda che li lega e li unisce rendendoli più forti.
Miglior Interpretazione
Lina Wendel per "
Silvi" di Nico Sommer, Germania 2013
Motivazione: Per la delicatezza con cui l'attrice ha saputo tratteggiare il desiderio e il coraggio di una donna di costruire un rapporto di coppia maturo, di fronte a un mondo maschile afflitto da una concezione deformata e impoverita della relazione tra uomo e donna.
Mezione Speciale
"
Dans un jardin je suis entré" di Avi Mograbi, Israele - Francia - Svizzera 2012
Motivazione: Nel dialogo filmato tra il regista israeliano e il suo antico maestro palestinese, il film ancora una volta afferma la complessità della relazione israeliano-palestinese, dimostrando che una convivenza reciprocamente rispettosa è possibile e contesta la legittimità di confini artificiali che negano l'identità di culture e tradizioni esistenti di fatto.
Premi Speciali
Premio Unicef,
per il video che meglio racconta la realtà dell'infanzia tradita
The Silent Caos di Antonio Spanò Italia - Repubblica Democratica del Congo, 2012
Motivazione: Il film è da consigliare all'Unicef, perché documentala situazione sociale di alcuni bambini sordomuti del Congo, sui quali grava un pregiudizio di superstizione. La chiave di lettura del documentario gioca tra la rappresentazione del paesaggio africano e i piccoli drammi quotidiani.
Premio "Mario Dall'Argine" assegnato dal Cineclub Verona
Avi Mograbi regista di "
Dans un jardin je suis entrè"
Motivazione: Perché autore capace di raccontare al Mondo il bisogno di Cultura e Pace, con il suo cinema fatto di serena semplicità.
Premio "Solidarietà" assegnato in collaborazione con Fevoss e Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, per il video carattere sociale
Giuria presieduta dal regista Vincente Perez Herrero
"
Obraz" di Stefan Sidovski, Macedonia, 2012
Motivazione: Il video denuncia l'emarginazione che spinge al crimine e coinvolge lo spettatore a stare con empatia dalla parte di chi soffre e a spingere la società ad operare per evitare che si arrivi a tali situazioni. Un video che sa rappresentare la cultura della solidarietà come consapevolezza sociale.
Premi della Giuria Social Club
Composta da amiche e amici del Festival, guidati dal segretario Giuseppe Genovese, con Chiara Bottacini, Marta Covre, Simonetta Pellini, Carla Riolfi, Susanna Serafin, Paolo Braggio, Maurizio Carmeli, Giampaolo Veronese
Premio "Soave Ways", del Consorzio per la tutela del Soave e del Consorzio per la tutela del Monte Veronese Dop per il video che meglio esprime la soavità della vita
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Shame and glasses" di Alessandro Riconda, Italia, 2013
Motivazione: Per un video che sa comunicare con potenzialità espressiva e delicata serenità la soavità della vita
Premio "Dino Coltro" al video che meglio esprime i valori della tradizione
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Dreaming Apecar" di Dario Samuele Leone, Italia, 2013
Motivazione: Il cortometraggio è una commedia sociale che esprime con ironia e inversione di ruoli ( un italiana badante di un rumeno ), il richiamo delle proprie radici che rimane con forza anche in un contesto di integrazione.
Premio "Logan" al video che meglio esprime l'eleganza delle immagini in movimento
"
Ballet Story" di Daria Belova, Germania, 2011
Motivazione: Un cortometraggio raffinato che, attraverso un sapiente uso della fotografia, coinvolge lo spettatore in una storia che esprime l' eleganza dei movimenti di giovani allieve di danza classica
29/07/2013, 12:27