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LOCARNO 66 - 2GUNS, travolgente e paradossale


Il film di Baltasar Kormákur ha aperto il Festival di Locarno 2013


LOCARNO 66 - 2GUNS, travolgente e paradossale
2 Guns (Cani sciolti) del regista islandese Baltasar Kormákur ha aperto il Festival di Locarno 2013. Al botteghino 2Guns, quello del vulcanico Marcus Stigman interpretato con carisma da Mark Walhberg, membro della Navy e dal più pacato, ma efficacissimo Denzel Washington nel ruolo di Bobby Trench, agente della DEA sotto copertura, è andato meglio dei Puffi, gran successo d’incassi negli Stati Uniti.

E questo è già un biglietto da visita per il mercato europeo. Di produzione statunitense, ma di spirito finnico la movimentatissima pellicola è un film d’azione con tutti i crismi canonici : hold up di banche, sparatorie, uccisioni, inseguimenti, intrighi, e anche una tenuissima storia d’affetto, più che amore tra lo stoico Bobby Trench e la bella e scaltra Deb Rees (Paula Patton). La trama è assai ingarbugliata e si ha qualche difficoltà a capire chi è chi, e chi è per la legge e chi invece è contro! Componente essenziale del genere d’azione, in questo caso clono del western, qua sparso a piene mani, è l’umorismo fulminante e i dialoghi frizzanti tra i due malviventi legali, ma, in fondo bravi ragazzi che rubano e uccidono con bravura e a cuore leggero! L’atmosfera è distesa e il tempo trascorre rapido tra una sparatoria, un inseguimento e una tortura a base di bastonate o di incornate di un toro furioso. La scena madre è da western e da tragedia greca. I dollari rubati, poiché si tratta di questo, circa 43 milioni di dollari vengono eruttati da un auto che esplode, e sparsi al vento nel deserto, i protagonisti superflui della storia sono eleminati in un battibaleno per permettere agli eroi di partire felici con un bel gruzzoletto.

2Guns è un film travolgente, nel segno del paradosso e dell’inverosimile. Una satira tagliente delle agenzie governative statunitensi, ma anche un elogio sperticato della solidarietà . 2Guns non è un film che si racconta, ma un film che si vive e si ama o si detesta vedendolo. La storia anche se complicata nei dettagli è però lineare nelle grandi linee.

La fotografia è pregnante di colori e la musica avvincente. Un lungometraggio che va a pennello per un pubblico all’aperto. La Piazza Grande di Locarno e il suo schermo grandissimo è stato il suo set ideale.

Bobby Trench, agente della squadra narcotici, e Marcus Stigman, ufficiale dell’intelligence marittima degli Stati Uniti, lavorano insieme sotto copertura come membri di una banda di narcotrafficanti da ormai dodici mesi. Ciascuno diffida dell’altro quanto dei criminali che devono incastrare. Quando il tentativo di infiltrarsi in un cartello della droga messicano e recuperare milioni di dollari fallisce, Trench e Stigman sono disconosciuti dai propri superiori.

09/08/2013, 09:30

Martine Cristofoli