LOCARNO 66 - LA PASSIONE DI ERTO, due calvari da ricordare
Presentato fuori concorso ed in anteprima mondiale
“La passione di Erto”, della regista veneziana Penelope Bortoluzzi.
Sullo sfondo, le alpi friulane. In quelle valli venne costruita, verso la fine degli anni '50, la diga del
Vajont, la più alta del mondo a quell'epoca. Nel 1963 un versante del monte Toc si sgretolò precipitando nel lago artificiale della diga, provocando un'onda anomala che uccise quasi 2.000 persone.
Di fronte a quel monte “assassino” gli abitanti di Erto non hanno mai smesso da allora di mettere in scena la Passione di Cristo. Ogni sera del venerdì Santo, oltre che celebrare la crocifissione di Cristo, si ricorda inconsciamente un altro calvario e un'altra tragedia.
La vita continua, è vero, ma nel cerimoniale del tradimento e della susseguente condanna e crocifissione di Cristo la Storia fa riemergere e riaffiorare la fase di distruzione/costruzione, le tragedie delle vittime e dei sopravvissuti,. Dopo quasi 50 anni ricompaiono i “fantasmi” del passato e le ferite ancora non del tutto suturate e guarite.
10/08/2013, 20:30
Luca Corbellini