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LOCARNO 66 - SHORT TERM 12, impegnato indipendente e ottimista


LOCARNO 66 - SHORT TERM 12, impegnato indipendente e ottimista
L'unico film americano in concorso quest'anno a Locarno convince come un buon film indipendente, socialmente impegnato e ottimista.

La storia del centro Short Term 12 (struttura dove vengono accolti e ospitati fino alla maggiore età giovani problematici) durante il film arriva a focalizzarsi sempre piú sulla sua giovane responsabile - Grace - e la sua difficoltà a superare un difficile passato.

La narrazione - fresca e a tratti molto divertente - si regge tutta sull'abilità di Grace (e del suo team) nell'affrontare le situazioni critiche continuamente scatenate dai giovani ospiti, tanto da farne una sorta di eroe senza macchia; quando, poi, arriva l'(in)attesa "ombra" che oscura in parte la sua condotta, ci sentiamo talmente coinvolti emotivamente (e ammirati razionalmente) che scopriamo di volere - solo e con forza - una felice soluzione. È la realizzazione di questo desiderio a provocare la forte emozione che lascia, al termine, felici di aver visto il film.

Per quanto costruito come un perfetto meccanismo teso all'appagamento dello spettatore, "Short Term 12" raggiunge ottimamente il suo fine senza scadere - e non è affatto semplice - nel troppo buonismo, con attori in parte a cui ci si affeziona e dialoghi non scontati, facendo pensare che, tutto sommato, abbiamo bisogno anche di questi film; prova ne sono i dieci minuti di applausi con standing ovation con cui è stato accolto dai 3000 spettatori del Fevi.

13/08/2013, 08:55

Sara Galignano