FIABESCHI TORNA A CASA - Back in Calabria
Fiabeschi non decolla. Forse il limite sta nella solita, sbagliata abitudine di far dirigere il film all'attore.
Max Mazzotta, alla sua opera prima dietro alla macchina da presa, al suo secondo incontro con il personaggio "Enrico Fiabeschi", ideato dal disegnatore
Andrea Pazienza, e portato per la prima volta al cinema nel 2001 da
Renato De Maria in "
Paz!".
Enrico Fiabeschi, dopo una lunga esperienza a Bologna, decide di tornare a vivere nella sua Calabria. La vita cambia radicalmente anche se, in effetti, tutto è com'era tanti anni prima, quando partì per il nord.
Tra gag, tormentoni e personaggi di paese, rapporti umani talmente intrecciati da mutarsi in distorti, il film racconta il traumatico ritorno alle origini e la ricerca di una nuova vita. Ma mentre tutti la vorrebbero instradata verso la normalità, Enrico cerca a ogni costo di rimanere fuori dagli schemi, tra mille canne e il rifiuto di inserirsi in una società che non riesce a interessarlo.
Purtroppo il mancato confronto con un regista esterno spinge il Mazzotta attore a esagerare, in presenza, in espressioni, in protagonismo, lasciando poco spazio agli altri personaggi. Anche il ritmo e la durata delle scene risentono della mancanza di una voce diversa, capace di mettere il punto al momento giusto. Il film sembra lento come la vita di paese e i momenti più emozionanti appaiono confusi e alle volte casuali.
Con
Ninetto Davoli e il suo calabro-romano nel ruolo del padre,
Lunetta Savino in quelli della zia un po' pazza,
Fiabeschi torna a casa, finanziato dal Mibac con 500.000 €, uscirà in sala giovedì 22 agosto distribuito dalla Whale Pictures.
20/08/2013, 17:26
Maria Di Lauro